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di Roberto Davide Papini

Un autoscatto sul Monte degli ulivi, una videochat con i farisei o magari un account Facebook e uno Twitter. Chissà come Gesù userebbe le nuove tecnologie se tornasse a farsi uomo in mezzo a noi. Al di là di cosa farebbe Gesù, probabilmente è più urgente cercare di capire come Chiese e singoli credenti possono annunciare efficacemente la sua parola. Di certo, non si può prescindere dall’uso dei social network senza demonizzarli, ma anzi facendone strumento dell’annuncio della Buona Notizia.
Per questo motivo, la Commissione evangelizzazione nominata dalla Tavola valdese ha ideato la “Bible Nomination”.

Che cos'è la “Bible Nomination”? In pratica, si tratta di scegliere un breve passo biblico, leggerlo in un video, spiegare brevemente il motivo della scelta e alla fine “nominare” una o più persone affinché facciano altrettanto.
I filmati, di breve durata, potranno essere condivisi sulla propria bacheca di Facebook, sulla pagina della Commissione oppure all'indirizzo email

Così, mentre su Facebook dilaga la cosiddetta “necknomination”, ovvero una serie di brevi video di giovani e meno giovani che bevono alcolici d’un fiato e invitano altri a fare altrettanto, la Commissione evangelizzazione ha deciso di mettere in atto un’evangelica catena che annuncia - o almeno ci prova - la parola di Dio.

La “Bible Nomination” rappresenta inoltre una sorta di lancio per le iniziative che le varie chiese stanno organizzando per la settimana dell’evangelizzazione, prevista dal 5 all’11 maggio, accettando la sfida dell’annuncio della salvezza al di fuori dai nostri templi e centri culturali.

27 marzo 2014