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di Sara Tourn

La Chiesa evangelica metodista di Omegna organizza annualmente un “weekend lungo” all’insegna della fratellanza e della solidarietà, senza dimenticare lo spirito conviviale! Venerdì, sabato e domenica tra fine giugno e inizio luglio con pranzi e cene di solidarietà, concerti, il culto la domenica mattina (spesso con la partecipazione di cori come il Praise and Worship Team della Chiesa metodista di Milano), mercatino delle pulci e servizio bar.

Tutte queste attività hanno anche una finalità benefica, in quanto ogni anno vengono scelti due progetti o enti con finalità sociali, uno più legato alla realtà delle chiese metodiste e valdesi, l’altro più esterno (con particolare attenzione alle iniziative locali), cui devolvere parte del ricavato. 
Come ci spiega Jean-Félix Kamba Nzolo, pastore delle chiese metodiste di Verbania e Omegna, «la festa della Comunità metodista omegnese, così come è celebrata oggi risale agli anni Settanta».

Per citare le edizioni più recenti, nel 2011 i destinatari sono stati il Servizio cristiano di Riesi (CL) e l’associazione nazionale di volontariato “Cornelia De Lange”; nel 2012 la Fondazione Villa Betania di Napoli e il Comitato Pro Niger di Omegna; nel 2013 la Scuola Merryland Playcentre di Pietermaritzburg (lotta all’aids in Sudafrica) e lo Sportello donna del Verbano-Cusio-Ossola; nel 2014 l’Istituto ecclesiastico evangelico metodista di Intra (IEEMI, casa di seconda accoglienza per immigrati) e la Born Foundation Accademy di Chintamany (India). Quest’anno sarà la volta della Missione evangelica contro la lebbra (MECLL) e dell’associazione “Ohana, una vita a colori”.

Abbiamo chiesto al pastore Jean-Félix Kamba Nzolo di dirci qualcosa di più su queste due associazioni: «La Missione evangelica contro la lebbra è una missione molto conosciuta nell’ambito delle nostre chiese, si prefigge di sradicare la malattia della lebbra ancora diffusa in alcune zone del mondo. Ovviamente, il lavoro della Missione non consiste solo nel portare la cura dalla malattia ma anche nell’annuncio dell’Evangelo di Gesù Cristo. L’associazione “Ohana, una vita a colori” è una nuova associazione nata da poco a Omegna, con l’obiettivo di sensibilizzare alla diversità come normalità e di promuovere l’integrazione sociale per i bambini e ragazzi portatori di handicap. Siccome una parte del ricavato deve andare a una realtà che opera nella nostra zona di residenza, abbiamo deciso di sostenere quest’associazione che è all’inizio delle proprie attività».

Al pastore, che quest’anno termina il suo mandato di 7 anni, chiediamo anche un bilancio della sua esperienza: «Penso che fare un bilancio sia difficile, per la complessità del lavoro pastorale. Posso semplicemente dire che sono stati anni impegnativi, vissuti all’insegna della creatività, spostando gli studi biblici (sempre poco frequentati) da un giorno infrasettimanale alla domenica o variando la cadenza, da settimanali a mensili, con pizza, proiezione di immagini, ecc. Insomma, cercando di fare, ogni volta, qualcosa di nuovo, di stimolante.
Dal 2008 al 2010 ho avuto anche la cura della Chiesa di Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Insieme alle mie comunità, abbiamo organizzato conferenze e mostre in varie occasioni, che hanno in qualche modo rivitalizzato la vita delle nostre chiese. Nel 2013 abbiamo celebrato i 150 anni della Chiesa metodista di Intra, all’insegna del rilancio della nostra testimonianza. Nel 2010 ho partecipato alla nascita della Consulta del Verbano Cusio Ossola per la laicità delle istituzioni, di cui sono stato anche coordinare per quattro anni. Sul fronte dell’ecumenismo, a Verbania in particolare, la nostra chiesa è da tempo in dialogo ecumenico con i cattolici romani, e negli ultimi anni anche con gli ortodossi rumeni. Le tre chiese cristiane celebrano la Giornata del dialogo cristiano-islamico dal 2009 con gli islamici della zona». 

A breve il pastore si trasferirà con la famiglia a Carrara, dove avrà la cura della chiesa metodista locale e di quella di La Spezia. Su queste nuove comunità il pastore dice «so già di incontrare delle comunità che hanno tanta voglia di fare per testimoniare la fede evangelica nelle loro città, questo mi stimola a dare il mio contributo, come ho sempre cercato di fare ovunque sono stato».

26 giugno 2015