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Incontro a Ecumene

Dal 28 al 30 settembre, a Velletri (Roma), nel Centro studi e formazione metodista di Ecumene, la Tavola valdese ha incontrato il Comitato Permanente metodista e gli organismi esecutivi territoriali, cioè le quattro Commissioni esecutive distrettuali (Valli valdesi, Italia settentrionale, centrale, meridionale) e i sedici Consigli di Circuito (le "regioni" ecclesiastiche). È un incontro periodico nel quale si esaminano i problemi delle chiese e del loro bilancio economico (finanziato unicamente con le contribuzioni e i doni dei credenti) e ci si coordina nell’attività.

Quest’anno abbiamo riflettuto soprattutto sulla cura pastorale delle chiese. La crisi economica che stiamo vivendo e i processi di secolarizzazione in atto, non solo in Italia ma anche in Europa, stanno costringendo un po’ tutti (anche i cattolici) a rivederne le modalità organizzative e in particolare il principio "un pastore (o un parroco) per ogni (o quasi) campanile".

Oggi siamo alla ricerca di un principio diverso, che coniughi la capacità di raccogliere risorse economiche per questo scopo (derivanti solo da contribuzioni e doni) e il diritto di ogni comunità – piccola o grande che sia, del Sud o del Nord, nelle grandi aree metropolitane o nei piccoli centri – di avere un’adeguata e stabile cura pastorale, non solo per conservare il presente ma anche per edificare comunità più consapevoli e sviluppare la missione cristiana.

Il principio diverso, che non faccia riferimento soltanto al "campanile" ma anche a un territorio più ampio, sarà trovato e darà risultati positivi solo se le chiese e i pastori e le pastore saranno in grado di esprimere maggiore progettualità, se si susciteranno nuovi ministeri dei laici, opportunamente formati e riconosciuti, se ci sarà un maggior spirito di consacrazione da parte di tutti.

Insomma, abbiamo bisogno, anche qui, di un cambiamento di mentalità, di un "nuovo sguardo" che ci aiuti a vedere le potenzialità che oggi ancora non vediamo. Qualche idea, a Ecumene, ce la siamo scambiata e alcune timida e positive esperienze in questa direzione ci sono già, ora si tratta di lavorare perché si consolidino e si diffondano.

Eugenio Bernardini

8 ottobre 2012