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Assemblea della Comunione di Chiese protestanti in Europa, Firenze 2012

All’assemblea della Comunione di chiese protestanti in Europa (un centinaio di delegati di 106 chiese luterane, riformate, metodiste e unite di una trentina di paesi europei) che si è tenuta a Firenze dal 20 al 26 settembre con il motto "Liberi per il futuro", incontro Laurent Schlumberger, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa riformata di Francia. Le nostre chiese si conoscono da tempo immemorabile e la lingua francese, per le chiese valdesi del Piemonte, è stata per secoli la lingua che li ha aperti all’Europa.
Lui ne approfitta per chiedermi un aggiornamento sulla situazione delle nostre chiese, e in particolare sul programma "essere chiesa insieme". Io ne approfitto per esprimergli ammirazione per la velocità e il coraggio che hanno avuto nel realizzare in pochi anni (2007-2013) il cammino di unificazione con la Chiesa evangelica luterana di Francia. Nascerà così la Chiesa protestante unita di Francia che riunirà circa 350 mila credenti.

Si tratta di uno dei frutti dell’Accordo di Leuenberg (una cittadina svizzera), del 1973, in cui si è stabilita la piena comunione tra riformati e luterani – a cui poi si sono aggiunti anche i metodisti e altre denominazioni europee – e che ha portato alla costituzione dell’organismo ecumenico che si è riunito a Firenze.

Dopo Belgio e Olanda, ora anche in Francia ci sarà un’esperienza importante di unità organica tra grandi chiese della tradizione protestante. In altri paesi, quell’accordo di comunione del 1973 ha stimolato collaborazioni fruttuose e fiducia reciproca crescenti, dimostrando che si può essere diversi senza essere divisi. È quella che chiamiamo "cattolicità protestante".

Eugenio Bernardini

26 settembre 2012