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a cura di Luca Pilone

Nei giorni scorsi si è concluso a Skopje (Macedonia) l'annuale “Staff and Officers Meeting” organizzato dalla Federazione mondiale studenti cristiani (WSCF). L'incontro, al quale hanno partecipato rappresentanti provenienti da tutta Europa, ha come scopo quello di analizzare le strategie comunicative e le campagne da mettere in atto nel corso dell'anno. Un certo spazio del meeting è stato inoltre dedicato alla preparazione della “General Assembly” mondiale, prevista quest'anno a Bogotà (Colombia).
La Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI), in quanto membro del WSCF, ha inviato tre rappresentati: il segretario Stefano Bertuzzi, Irene Cogno e Sara Pasquet. A queste ultime abbiamo rivolto alcune domande.
Giovani FGEI all'incontro europeo di Skopje

Quali sono stati i temi principali emersi durante l'incontro?
Irene: E' stata presentata la nuova campagna 2014-2015 che avrà come tema quello della xenofobia, con particolare attenzione alla situazione dei rifugiati e dei migranti. Un'intera giornata del Meeting è stata inoltre dedicata al “foundraising”: attraverso la presentazione di un esperto, abbiamo analizzato come funziona la ricerca di fondi per il WSCF. Inoltre si è cercato di capire quali siano i possibili metodi e pratiche che si potrebbero applicare al fine di ottenere aiuti, finanziamenti e sponsor in modo efficace e il più possibile duraturo.
Sara: Un altro tema molto dibattuto è stato quello dei rapporti tra i vari membri del WSCF sparsi in Europa. Ci si è interrogati sulla possibilità di gemellaggi e scambi tra gruppi di giovani di diverse nazionalità, utili per apprendere e migliorarsi a vicenda.

Hai notato una convergenza tra i contenuti proposti durante le diverse giornate e quelli della FGEI?
Irene: Le tematiche del Meeting richiamano quelle discusse all'interno della FGEI in questi ultimi anni. Ad esempio, i temi della xenofobia e dell'aiuto ai rifugiati sono stati al centro di diversi incontri e avvenimenti organizzati dalla Federazione.
Sara: Il problema della raccolta fondi è qualcosa che accomuna la FGEI e la WSCF. Il Meeting non solo ci ha fornito nuovi spunti ma ci ha anche permesso di capire che alcuni strumenti che utilizziamo sono validi e efficaci. Per quanto riguarda il tema della xenofobia, vorrei ricordare che la Federazione partecipa al progetto LINFA (Laboratorio Interculturale di Formazione e Accoglienza), il cui scopo è quello di far confrontare persone con esperienze di fede e di vita diverse. Solo attraverso lo scambio e l'integrazione si può infatti essere chiesa insieme.

Sei tornata stimolata dall'incontro? Ci sono degli elementi di novità che pensi possano essere fruttuosi per il servizio che rendi nella tua chiesa?
Irene: E' stata un'esperienza positiva ed arricchente, grazie alla quale ho potuto conoscere persone provenienti dal resto dell'Europa e scoprire il mondo della WSCF nei diversi paesi. Ho potuto inoltre fare una bella esperienza di ecumenismo religioso, in quanto vi erano partecipanti non solo protestanti, ma anche cattolici e ortodossi, con cui abbiamo condiviso intensi momenti di preghiera e di riflessione biblica. Come Animazione Giovanile del Primo Distretto abbiamo iniziato un percorso ecumenico insieme alle parrocchie di Madonna di Fatima di Pinerolo e di Buriasco, con la speranza che si crei un bel gruppo di lavoro: sarebbe bello riuscire a coinvolgere anche questi ragazzi in questo tipo di iniziative.
Sara: Sono tornata dall’incontro non soltanto stimolata, ma già carica di nuovi spunti e nuove idee per una collaborazione più stretta tra FGEI e WSCF, soprattutto nell’ambito dei progetti con i rifugiati. Questo Meeting mi ha inoltre confermato una cosa: i giovani hanno molte potenzialità che si possono però esprimere solo attraverso il dialogo e il confronto. Durante i giorni trascorsi in Macedonia ho parlato e discusso con persone apparentemente diverse e lontane tra loro e ciò mi ha fatto capire che l’ecumenismo è possibile. Auspico che anche in Italia ci si avvii verso questa consapevolezza.

3 marzo 2014