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  • L'ultima diaconessa

    di Giorgio Tourn

    Nel corso della settimana è deceduta a Torre Pellice, all’età di 91 anni, suor Dina Costantin. Il suo è stato un servizio diaconale lungo e fruttuoso; la sua attività è cominciata nel 1947 presso l’ospedale valdese di Torino proseguendo poi al Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna S. Giovanni e all’ospedale di Torre Pellice. Ultima delle diaconesse valdesi, con lei si chiude una delle pagine più significative della vita religiosa delle nostre chiese nell’Otto-Novecento.

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  • Valdesi in Uruguay

    Un grande paese di campagna e una grande città, la capitale Montevideo: così si potrebbe descrivere l’Uruguay – poco più grande di metà dell’Italia e con solo 3,4 milioni di abitanti (di cui il 40% vive nella capitale). Un paese senza montagne, con solo delle alture, che nell’800 diventa la meta di un’immigrazione massiccia da parte di spagnoli, francesi, tedeschi, italiani ... e valdesi. Era passato solo un decennio dall’emancipazione del 17 febbraio 1848 quando i primi coloni valdesi arrivano in una zona a 120 chilometri dalla capitale, lungo il grande estuario del Rio de la Plata.

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  • Settimana della libertà

    di Luca Pilone

    Anche quest'anno i protestanti italiani celebrano la «Settimana della Libertà» attraverso una lunga serie di appuntamenti in tutta la penisola. L'iniziativa – che si svolge nei giorni precedenti e successivi al 17 febbraio – rappresenta un modo per interrogarsi non solo sul ruolo del protestantesimo all'interno della società civile del nostro paese ma anche sul rapporto tra libertà, fede e diritti, temi tornati di recente al centro del dibattito culturale e politico italiano. Il calendario proposto dalle diverse chiese evangeliche comprende mostre, dibattiti e incontri con studiosi, politici e docenti universitari.

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  • XVII febbraio

    di Claudio Pasquet

    Il 17 febbraio 1848, il re di Sardegna Carlo Alberto firmava le "Lettere Patenti" che ponevano fine a un lungo periodo di discriminazione dei cittadini di fede valdese. Qualche giorno dopo un analogo provvedimento riconosceva i diritti civili anche ai cittadini di fede ebraica. Per i valdesi questo significava poter uscire dalle storiche Valli piemontesi dove erano stati per secoli confinati, vessati e perseguitati. Significava aver accesso alle professioni, alle scuole e alla libera residenza nelle città del Regno. Non era ancora la piena libertà religiosa perché le "Patenti" non prevedevano la possibilità di poter avere luoghi di culto e libera predicazione al di fuori delle Valli.

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  • Comunione ecclesiale

    di Sabina Baral

    Dal 5 all'8 febbraio si è tenuta a Elspeet (Paesi Bassi), una consultazione promossa dalla Comunione di Chiese protestanti in Europa (CPCE) sul tema dottrinale della “comunione ecclesiale”. L'organismo, che raggruppa Chiese protestanti luterane, riformate, metodiste e unite di oltre trenta paesi dell'Europa e del Sud America (e di cui a anche la Chiesa valdese è parte), vanta da sempre un campo di indagine molto ampio che va dalla dogmatica alle questioni etiche. L'obiettivo prioritario è che questa comunione di chiese possa essere la voce chiara e il più possibile unitaria del protestantesimo europeo, un’interlocutrice autorevole nel dibattito culturale, civile ed anche politico in pieno svolgimento nel nostro continente. All'incontro olandese era presente, da parte valdese, il pastore Pawel Gajewski il quale ha risposto ad alcune nostre domande sul tema.

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