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  • Crisi migratoria. Vertice tra Nazioni Unite e Consiglio ecumenico svoltosi a Ginevra

    In tema di migrazioni serve agire subito: in Europa va rafforzato il coordinamento e incentivata la cooperazione al fine di accogliere dignitosamente i migranti che si stanno riversando sul vecchio continente. Non hanno dubbi gli oltre 80 partecipanti alla conferenza svoltasi il 18 e 19 gennaio a Ginevra, convocata d’urgenza dal Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) in collaborazione con l’UNICEF, l’UNFPA e l’UNHCR, e che ha visto confrontarsi sul tema esponenti di governo, delle Nazioni Unite e della società civile, ma anche numerosi rappresentanti di organizzazioni ecclesiastiche, accorsi per l’occasione da Europa, Africa e Medioriente.

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  • Dialogo. Insediato al Viminale un nuovo Consiglio per le relazioni con l’Islam

    Coordinatore del neo-insediato “Consiglio per le relazioni con l’islam italiano”, un organismo con funzioni consultive sulle questioni relative alla presenza in Italia di comunità musulmane, è il valdese Paolo Naso, docente di Scienza politica alla Sapienza - Università di Roma, e coordinatore della Commissione studi della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI). Il nuovo Consiglio, presieduto dal ministro Angelino Alfano, si è insediato il 19 gennaio al Viminale.

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  • Protestanti francesi: verso una nuova dichiarazione di fede

    di Sabina Baral

    Dopo aver vissuto un processo di unione tra le Chiese luterane e riformate, la Chiesa protestante unita di Francia intende ora dotarsi di una nuova dichiarazione di fede, capace di enunciare con un linguaggio semplice le convinzioni fondamentali condivise dai suoi membri. Nel primo semestre del 2016 ciascuna comunità verrà consultata per discutere e lavorare al progetto. Nell'autunno del 2016 i sinodi regionali si pronunceranno a loro volta prima dell'adozione formale che dovrebbe avvenire nel Sinodo del 2017. Un iter complesso che non mancherà di coinvolgere anche i partner internazionali della Chiesa protestante unita, tra cui la Chiesa valdese.

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  • Cambiare il mondo «insieme» annunciando Cristo: una Settimana non basta

    di Roberto Davide Papini

    Occasione feconda di incontro, confronto e dialogo o rito stanco, formale e di routine? Il destino della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani (dal 18 al 25 gennaio) è spesso in bilico tra questi due estremi, oscillando pericolosamente verso il secondo se non trova una continuità e una profonda "interferenza" nella vita e nelle abitudini delle singole chiese. Così, fa bene il neo presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), Luca Negro, a sottolineare come negli anni «abbiamo fatto della Settimana una sorta di gabbia dorata, di ghetto spirituale, una volta all’anno ci ricordiamo di pregare insieme per l’unità, dovremmo invece farlo regolarmente.

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  • Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio

    di Pawel Gajewski

    Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio (cfr. I Pietro 2, 9), questa frase sarà il filo conduttore della prossima Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. La data tradizionale per la celebrazione di questa settimana nell'emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio, data stabilita nel 1908 perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione dell’apostolo Paolo; quindi carica di significati simbolici. Nell'emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese cristiane celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste, periodo altrettanto simbolico per l'unità della Chiesa.

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