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  • Giornata della legalità nelle chiese metodiste e valdesi: una confessione di fede che ci rappresenta

    In occasione della Giornata della legalità nelle nostre chiese, vogliamo riproporre questa confessione di fede nata a Palermo nel 1992 nella chiesa valdese di via Spezio, subito dopo i tragici fatti di sangue del maggio dello stesso anno (Falcone e Borsellino..). Ci sembra sempre attuale, e rappresenta il nostro impegno laico e cristiano insieme ai protestanti italiani.

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  • Giornata della legalità

    Domenica 3 aprile le chiese metodiste e valdesi celebrano la "Giornata della legalità". L'iniziativa è nata nel 2010 ad opera delle comunità appartenenti al IV distretto (Italia meridionale); il sinodo 2013 l'ha istituita a livello nazionale con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della legalità e della lotta agli abusi. La giornata prevede iniziative varie e un culto. La Commissione esecutiva del II distretto (Italia settentrionale e Svizzera) ha preparato una locandina e un testo biblico con relativa liturgia. La predicazione proposta è dedicata al tema "Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene", tratto dal testo biblico di Romani 13, 3.

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  • Diritti ed evangelizzazione, valdesi e battisti lavorano insieme

    di Roberto Davide Papini

    Dalla "Settimana dei Diritti umani" (4-10 aprile, quest'anno dedicata ai diritti delle donne) alla "Settimana di evangelizzazione" (8-15 maggio): a distanza di un mese le chiese battiste e quelle metodiste e valdesi saranno impegnate in due appuntamenti che possono diventare i primi passi di un impegno comune per l'annuncio dell'Evangelo. Nella prospettiva di elaborare un programma comune per i prossimi anni, la Commissione evangelizzazione della Tavola valdese e il Dipartimento di evangelizzazione dell' UCEBI (Unione cristiana evangelica battista d'Italia) invitano le rispettive chiese ad aderire a entrambe le iniziative.

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  • Venerdì Santo e Pasqua di Risurrezione

    di Giuseppe Ficara

    La celebrazione del Venerdì Santo non può prescindere dalla Pasqua. Non si tratta di due eventi distinti che vivono di vita propria, uno indipendentemente dall’altro. La morte di Gesù sulla croce avrebbe solo un messaggio chiaro: Gesù fallisce, la sua predicazione è invalidata, Gesù è respinto da Dio e dagli esseri umani. Pasqua non è neppure da intendere come la riparazione del danno provocato dalla croce il Venerdì Santo. I due eventi, insieme, ci danno la comprensione della rivelazione di Dio: in Gesù, Dio stesso è presente in maniera semplicemente unica perché l’amore di Dio diventi per noi comprensibile e accessibile.

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  • Il valore della fede cristiana

    di Eugenio Bernardini

    "Al tempo in cui viviamo, non è inevitabile chiamarsi cristiani.(...) Si può essere cristiani come non esserlo. Coloro che sono cristiani, lo saranno perché conoscono il valore della fede cristiana. Saranno veri cristiani. Non c’è nessun vantaggio, nel nostro tempo, a essere cristiani di apparenza: o veri cristiani, o francamente pagani! Il vantaggio è tutto della sincerità." Sembrano parole scritte oggi, invece sono state scritte nel 1941 dal teologo valdese Giovanni Miegge. Parole di grande attualità in questo tempo di Pasqua, ci ricordano “il valore della fede cristiana” che si basa su una scelta di amore senza compromessi: quella di Dio per Gesù e quella di Gesù per noi.

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