Mediterranean Hope
Il dramma delle migliaia di profughi morti nel tentativo di raggiungere le coste italiane ha spinto la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI) a varare un progetto denominato Mediterranean Hope.
"Interamente finanziata con fondi provenienti dall'otto per mille delle Chiese valdesi e metodiste, l'iniziativa – afferma il pastore Massimo Aquilante, presidente della FCEI - consiste in un osservatorio a Lampedusa che produrrà notizie e materiali utili a sensibilizzare l'attenzione pubblica italiana e internazionale, e in un Centro d'accoglienza a Scicli (RG), che intendiamo realizzare con il sostegno delle chiese protestanti di tutta Europa per testimoniare insieme che Lampedusa e la Sicilia non sono i confini estremi dell'Italia ma la frontiera meridionale di un intero continente". Oltre che attività di accoglienza, orientamento e formazione, il Centro di Scicli promuoverà programmi sociali interculturali aperti alla popolazione locale.
"Il seminario del 20 maggio – continua Aquilante – avrà come scopo quello di analizzare la situazione e le politiche di soccorso e di accoglienza”. I lavori, che si svolgeranno nei locali del Centro congressi Cavour a partire dalle ore 9.30, verranno aperti da due interventi dedicati alle nuove migrazioni dal Nord Africa a cura di Alessio Menonna, esponente dell'ISMU (Iniziative e studi sulla multietnicità), e Riccardo Compagnucci, membro del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. La mattinata verrà conclusa dalle relazioni di Franca Di Lecce e Giulia Gori, entrambe del Servizio rifugiati e migranti della FCEI, dedicate alle norme e pratiche di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo.
Il pomeriggio sarà invece dedicato più espressamente al progetto Mediterranean Hope e si aprirà con un intervento introduttivo di Paolo Naso, a cui seguiranno quelli dell'operatrice multiculturale Bernadette Fraioli e del mediatore culturale Latif Al Saad. La giornata si chiuderà con tre contributi dedicati alla gestione di un centro del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, affidati a Maria Antonietta Maggio, esponente dell'Arci, Donato di Sanzo, docente all'Università di Salerno e Massimo Gnone della Commissione sinodale per la diaconia. (l.p.)
16 maggio 2014