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Martedì 3 maggio sono in arrivo da Beirut a Fiumicino altri 101 profughi siriani, grazie al progetto dei “corridoi umanitari”. Ormai non è più un esperimento, ma una realtà concreta che consente a persone in fuga dalla guerra e in “condizioni di vulnerabilità” (vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità) di giungere, in tutta sicurezza e legalmente, in Italia senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo.

La maggior parte delle persone in arrivo, 64 fra adulti e bambini, sarà accolta dalla Commissione sinodale per la diaconia (CSD) in appartamenti a Torino, Milano (Melegnano) e Firenze (Casa Cares a Reggello). La CSD sarà presente a Fiumicino con la sua equipe di operatori che accompagneranno le famiglie fino a destinazione.

Il progetto – reso possibile grazie ad un accordo raggiunto a metà dicembre tra i Ministeri degli Esteri e dell’Interno, la Comunità di Sant'Egidio, la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la Tavola Valdese - prevede l’arrivo di un migliaio di persone in due anni, non solo dal Libano, ma anche dal Marocco e dall’Etiopia.

All’arrivo a Fiumicino saranno presenti: Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio; il pastore Luca Maria Negro, presidente Federazione delle Chiese evangeliche in Italia; Paolo Naso, per la Tavola Valdese; Mario Giro, Vice ministro degli Esteri; Daniela Pompei, responsabile servizi immigrazione della Comunità di Sant’Egidio.

Tratto dal sito della CSD, 2 maggio 2016