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Tempio della Chiesa di piazza Cavour imbrattato da scritte omofobe

La Chiesa valdese di piazza Cavour a Roma è stata oggetto di un atto di vandalismo e di intolleranza. La facciata del tempio è stata imbrattata mentre sul lato dell'edificio compare la frase "NO froci" corredata da una svastica e croci celtiche. Il fatto è da mettersi in relazione con la veglia di preghiera e il concerto, previsto per sabato 17 maggio in occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia, un evento a cui la comunità valdese di piazza Cavour aderisce attivamente da diversi anni.

Il pastore della Chiesa di piazza Cavour, Antonio Adamo, ha dichiarato: “Siamo addolorati per questo gesto perché ogni segno di ostilità è una barriera tra le persone. L'amore di Dio vince ogni timore e vincerà anche la paura della diversità. Non bisogna arrendersi ma continuare nell'accoglienza fraterna di tutti e tutte secondo la Parola del Signore”.
L'area è stata transennata  dalle forze dell'ordine per eseguire i relativi accertamenti. Tempio della Chiesavaldese di piazza Cavour a RomaLa facciata del tempio era stata appena restaurata in occasione del Centenario della costruzione della chiesa che cade proprio quest'anno.
La Rete evangelica fede e omosessualità (REFO) ha organizzato un incontro, al tempio di piazza Cavour, per "testimoniare la volontà di essere chiesa senza discriminazioni e paure". Il suo segretario, Giorgio Rainelli, ha invitato la cittadinanza “a vigilare e impegnarsi per la difesa dei diritti di tutti e tutte nel creare una società inclusiva". [Fonte NEV Notizie evangeliche del 15 maggio 2014]

Numerose espressioni di solidarietà sono state espresse alla Chiesa valdese in questa circostanza, in particolare dal presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che ha dichiarato: "A nome di tutti gli ebrei italiani esprimo la più sentita solidarietà alla comunità valdese di Roma per l'episodio intimidatorio a tinte omofobe e razziste caratterizzato dall'azione di ignoti sulla facciata della chiesa di piazza Cavour.
Si tratta di un fatto grave che deve suonare come un campanello d'allarme e che colpisce la coscienza di ogni cittadino che abbia a cuore i valori dell'inclusione, del rispetto e della tolleranza.
Chi colpisce le minoranze, chi imbratta i luoghi di culto, chi lancia messaggi di odio sui muri delle nostre città sappia che le sue speranze sono vane e che non ci faremo mai intimorire."

Mentre il senatore Lucio Malan ha dichiarato: "Manifesto il mio sdegno per l'atto di inciviltà compiuto da qualche imbecille sulle pareti del Tempio Valdese di Roma. L'uso della svastica è già sufficiente a squalificare qualunque atto e l'insulto che l'accompagna non può che essere condannato. Qualunque 'idea' che i teppisti abbiano voluto esprimere è stata danneggiata dall'atto stesso. In più c'è qui un danno materiale perpetrato i modo vigliacco su un edificio appena faticosamente ripulito. Da cittadino e da parlamentare mi auguro che siano individuati e puniti i colpevoli, poiché ritengo pericoloso e grave attaccare i questo modo una minoranza. Come valdese mi sento particolarmente vicino alla comunità di Roma di fronte a questo atto violento e recatomi sul posto non ho potuto che rammaricarmi nel vedere il simbolo politico e di parte della bandiera arcobaleno coprire la facciata del tempio. Ma anche questo è una libera espressione di pensiero, sia pure di non tutti i valdesi, che nessuno ha il diritto di attaccare con la violenza."

16 maggio 2014