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Settimana #senzasinodo delle chiese metodiste e valdesi

Responsabilità per il presente e visione futura

L’inaugurazione con i sindaci delle Valli valdesi e gli amministratori del territorio.

Alessandra Trotta (moderatora della Tavola valdese): “Servono innovazione, cooperazione e sviluppo. Noi ci siamo”

Torre Pellice, 25 Agosto 2020

Sono stati i sindaci e gli amministratori delle valli Pellice, Chisone e Germanasca ad accompagnare l’apertura della settimana di eventi a Torre Pellice, in provincia di Torino, nei giorni solitamente dedicati al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi rimandato per l’emergenza Covid. A loro, la moderatora della Tavola valdese, diacona Alessandra Trotta, ha rivolto il suo saluto e i suoi ringraziamenti nel discorso inaugurale.

“Questa settimana è frutto di uno sforzo corale che ha unito molti soggetti intorno all’intento di trasformare in un impegno concreto una parola che è risuonata molto durante il periodo del lockdown, la parola rigenerazione" ha esordito Trotta. Un impegno che deve “unire tutte le generazioni, intrecciare la memoria del passato, la coscienza e la responsabilità del presente e la visione del futuro”.

Molte sollecitazioni sono state messe a tema nel corso dell’apertura della settimana: dai fronti di impegno a sostegno del rafforzamento della sanità pubblica, alla medicina di territorio, fino al contrasto alle vecchie e nuove povertà, anche con il supporto dell’otto per mille delle chiese valdesi e metodiste. “Una tradizione delle nostre chiese, di impegno contestualizzato di testimonianza, in cui la dimensione del credente è vissuta in modo pieno anche nel quadro di una cittadinanza attiva, di una responsabilità nella cura e nel perseguimento del bene comune a cominciare da ciò che si vede e si sente negli spazi della vita quotidiana, delle relazioni di prossimità, senza ignorare la dimensione globale dei problemi e delle soluzioni ai problemi che richiedono visioni non localistiche, ma appunto sguardo allargato, obiettivi comuni, sforzi congiunti”.

La moderatora Trotta ha parlato di “responsabilità” rivolgendosi a chi rappresenta le comunità civili di un territorio che “da anni vive una pesante crisi economica, ma direi anche culturale e di identità, la realtà del progressivo spopolamento, un rischio di marginalizzazione e disinvestimento, e lo spaesamento di importanti mutamenti, anche sociologici, in atto, difficili da comprendere e gestire”.

Soluzioni, proposte, buone pratiche, strategie nazionali e locali, idee di cooperazione che leghino il lavoro, il turismo, la storia, le infrastrutture sono state evidenziate nel corso dell’incontro, che si può rivedere integralmente a questo LINK. Sono intervenuti, fra gli altri, Francesco Monaco, da poco nominato dal Ministro della coesione territoriale come coordinatore del Comitato Territoriale per le aree interne, il sindaco di Torre Pellice Marco Cogno e il sindaco di San Germano Chisone, Andrea Garrone.

Serve “Un allargamento dei confini della comunità civile - ha concluso Trotta - che renda possibili nuove forme di convivenza solidale fra mondi sempre più plurali, che abitano ormai anche in questi territori: coloro che qui resistono, mentre altri vanno via; le persone che tornano dopo avere studiato e vissuto per lungo tempo altrove, naturalmente trasformati dalle cose che hanno vissuto e sperimentato in contesti diversi; i nuovi residenti che hanno scelto di vivere qui per realizzare dei progetti di vita e di lavoro spesso di valore; i soggetti deboli (e sempre di più ve ne saranno) che qui sono invece costretti a vivere perché trovano case che altrove non troverebbero o non potrebbero permettersi o un’ospitalità temporanea ma duratura in situazioni di precarietà e difficoltà. […] Voglio sbilanciarmi e dire: noi ci siamo. Sappiamo che dei progetti di sviluppo, di rivitalizzazione sono già in fase di elaborazione, speriamo in uno sforzo sempre più unitario, per sostenere e sostanziare un progetto più grande, condiviso - con investimenti coerenti in infrastrutture, la valorizzazione di saperi e conoscenze, ma anche l’apertura verso l’innovazione”.

Tratto da Nev.it