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  • Luca 12, 37

    di Ruggero Marchetti

    «Beati quei servitori che il padrone, arrivando, troverà vigilanti»
    Avvento: il tempo della riscoperta della dimensione cristiana dell'attesa. Un teologo antico diceva: “Ecco una cosa che meriterebbe di essere a lungo meditata: comprendere come viene colui che è sempre presente”. È proprio così: cosa significa aspettare il Signore? Di solito si aspetta un assente. Il Signore che aspettiamo è presente o assente?

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  • Marco 13, 28. 34-36

    di Ruggero Marchetti

    «Ora imparate dal fico questa similitudine: quando i suoi rami si fanno teneri e mettono le foglie, voi sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte ...»
    Cosa mai ci può insegnare un fico? A differenza degli altri alberi della Palestina, esso perde le foglie nel periodo invernale, per questo la sua trasformazione in primavera è particolarmente spettacolare, è un segno dell'arrivo del tempo del raccolto. “Imparare dal fico” allora, vuol dire essere per gli altri una promessa di frutti abbondanti e gustosi. Gesù ci chiede che ci facciamo per gli altri la promessa che egli verrà e che la sua venuta sarà lo splendore dell'estate: sole, caldo, profumi, luce, frutti, in un'abbondanza vertiginosa. Sì: la venuta di Gesù al compiersi dei tempi non è una minaccia (e come potrebbe esserlo?), ma il compimento delle promesse di Dio!

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  • Ecclesiaste 5,1

    di Ruggero Marchetti

    «Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di Dio e avvicìnati per ascoltare, anziché per offrire il sacrificio degli stolti, i quali non sanno neppure che fanno male»
    La parola ebraica che l'Ecclesiaste usa per indicare “il sacrificio” è molto precisa: è l'“immolazione”, cioè quel tipo di rito in cui l'animale offerto veniva solo in parte bruciato sull'altare, e quel che ne restava spettava ai sacerdoti. Insomma, per loro l'“immolazione” era anche un affare!

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  • Matteo 28, 28

    di Ruggero Marchetti

    «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»
    “Forse, per te che sei in ascolto in questo momento, la Scrittura sono solo parole e lettere. Forse, per te, essa è una semplice pagliuzza. Ma se guardi in profondità nella Scrittura, troverai Cristo e la sua Parola. Ti potrà sembrare una pagliuzza inutile, vuota, spezzata, ma credimi: quale grande potenza è racchiusa nella sua profondità! Questa parola che ti do nel cuore, non potrà esserti tolta da nessuno: diventerà per te un albero robusto, anzi, una forte rocca”. Così una volta Lutero ha parlato della Scrittura.

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  • Esodo 34,4-6

    di Eliana Briante

    «Il Signore! il Signore! il Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà»
    Che mese quello di ottobre! I testi biblici che abbiamo affrontano ci hanno stimolato a confrontarci con il nostro modo di vivere la fede. Ma quanti di noi, riflettendo su queste esortazioni, hanno avuto l’impressione di riuscire a vivere secondo la volontà di Dio? Ed ecco che oggi ci viene incontro un testo biblico che ci aiuta a guardare con fiducia e gioia alla nostra vita, anche di fede.

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