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di Mirella Manocchio

“Non avete neppure letto questa scrittura: la pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare”.

Questa frase di Gesù si trova a conclusione della parabola dei vignaioli assassini (Mc. 12,1-12) ed è in risposta alla domanda dei capi sacerdoti: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di fare queste cose?» (Mc. 11,28). Credo che Dostoevskij, scrivendo la Leggenda del Grande Inquisitore, avesse in mente questa parabola. Lo scrittore russo colloca il racconto nella Spagna dei roghi contro gli eretici quando l'inquisitore, rivolgendosi all'uomo misterioso arrestato dopo che ha operato un miracolo, chiede: “Sei Tu, sei Tu?” ma, non ricevendo risposta, aggiunge rapidamente: “Non rispondere, taci. (...) Perché sei venuto a disturbarci?”.

In effetti, Gesù assume spesso il ruolo di disturbatore degli assetti costituiti, di disturbatore delle coscienze. Certo, potrebbe essere facile vedere nei vignaioli solo i capi religiosi d’Israele, oppure le gerarchie ecclesiastiche o ancora chi vuole detenere il potere sugli altri sostituendo la propria autorità a quella di Dio. Ritengo, però, che la parabola sia rivolta anche a tutti i credenti nessuno escluso… Nel tempo di Quaresima si è invitati a ripensare la fede e l'annuncio di salvezza ripercorrendo il ministero terreno di Gesù nelle ultime settimane che precedono la morte in croce e la resurrezione. Chi crede ha fede che Dio abbia amore e cura per l'umanità perché “mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi…” (Rm. 5,8b).

Ebbene, se il potere di Dio fosse coercitivo ed autoritario allora Gesù avrebbe potuto rispondere con la forza da dove scaturiva la sua autorità, ma poiché la Parola è legata all’ascolto, al ravvedimento, all’accettazione e alla sequela, egli non può far altro che vivere il messaggio divino in attesa della risposta dei suoi interlocutori.

Dio non vuole obbligare a credere in Lui, ma chiama a fare una scelta. Noi siamo invitati ad ascoltare la voce di Dio tramite i profeti e suo figlio, e poi possiamo scegliere se accettare come pietra angolare Gesù Cristo oppure scartarlo quale pietra inutile nella costruzione di una casa, la nostra vita. La domanda sull’autorità di Gesù Cristo richiede una risposta. Chi ha l’autorità ultima nella tua vita? Dio rientra tra le priorità nelle tue scelte? Permetti al suo messaggio di orientare queste scelte? La domanda dei capi religiosi d’Israele sull’autorità di Gesù non aspetta la sua risposta, ma quella che ognuno di noi può dare in ogni momento della nostra vita.