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di Francesco Marfé

«Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove»


Gli ultimi anni sono stati molto complicati, per tutti. Siamo tutti un po’ esauriti, un po’ stressati, consumati dalla fatica dei giorni che si susseguono l'uno dopo l'altro senza nessuna pietà.

A volte ci sentiamo come un oggetto rotto che andrebbe sostituito. Così cominciamo a pensare a qualcosa che sia in grado di rigenerarci: un nuovo progetto, un nuovo interesse, una piccola vacanza, una qualsiasi cosa che sia in grado di distrarci dall’inesauribile fatica della vita. Qualcosa che sia in grado di donarci un poco di pace, un po' di quiete, qualcosa che sia in grado di darci nuove forze.

Ogni volta, però, c'è il rischio di rimanere delusi; non solo non siamo rigenerati ma talvolta usciamo dai nostri progetti più frustrati e più stressati di come ci siamo entrati. Ci domandiamo, allora, se ci può essere una vera rigenerazione o se è solo un'ambizione irraggiungibile.

Secondo l'apostolo Paolo questa rigenerazione non solo è possibile, ma è proprio parte della vita di fede: se uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

Non si tratta, però, di un progetto riuscito; questa rigenerazione è un'opera dello Spirito Santo che trasforma profondamente la persona, che ne fa una creatura nuova. Una creatura che non è più schiava del peccato, delle proprie passioni, non è più schiacciata sotto il peso dei propri continui fallimenti e dei suoi frustranti desideri irrealizzabili, è una nuova creatura.

Una creatura che vive in Cristo e dunque nella piena comunione con Dio, dunque nella vera pace, quella che il mondo non può dare!