Chiesa Evangelica Valdese
Unione delle Chiese metodiste e valdesi

«Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà Egli la fede sulla terra?»

Il fatto che ci si ritrovi ancora, anche se pochi, nei nostri luoghi di culto potrebbe essere una risposta, se fossimo noi a porre la domanda. Ma questa domanda, inquietante, è il Signore a porla, non noi!

Oggi, la questione della fede non è una questione vitale; né per noi, né per altri. Oggi, la fede è un elemento socio-culturale della nostra civiltà, è una delle componenti - quella religiosa - dell’uomo del XXI secolo, ma nulla di più. Protagonista della parabola è la vedova. E’ lei il personaggio su cui Gesù vuole farci riflettere.
E’ lei l’immagine della chiesa, per Gesù, non una chiesa tranquilla e soddisfatta di sé ma una chiesa caratterizzata dalla capacità di resistenza, una chiesa che bussa e protesta ogni giorno per ottenere giustizia.
I segni della fede non sono la libertà, il riconoscimento, il successo ma l’ostinazione a picchiare giorno e notte ad una porta dietro la quale la vedova sa che c’è qualcuno che alla fine risponderà. Questa è la fede.

Questa dovrebbe essere l’immagine della chiesa di Cristo: una realtà debole, disprezzata, privata del suo Signore ma unica a non arrendersi di fronte all’ingiustizia, unica a saperlo e crederlo vivente, non morto, né assente. E noi allora? Noi ce la sentiamo di accostare questa nostra realtà di chiesa di oggi a questa vedova tormentata, angosciata dal fatto di dover riconoscere che l’ingiustizia degli uomini sembra più forte dell’amore degli uomini, eppure mai rassegnata, mai senza speranza?

Nella giornata del XVII febbraio ricordiamo che la libertà e la giustizia - un passato di libertà e di giustizia - sono costati molto a chi ci ha preceduto. Ci si riunisce non per una sorta di commemorazione dei defunti ma per coltivare il dovere della memoria alla luce dell’Evangelo. E la chiesa che ricordiamo è stata per secoli una vedova inascoltata, derisa, emarginata, perseguitata. Una vedova che però ha continuato a bussare e a chiedere giustizia per la libertà sua e altrui.

Oggi in un mondo in cui la giustizia, la libertà, la pace (e l’elenco potrebbe continuare) continuano ad essere calpestate siamo chiamati a proseguire la lotta, nella consapevolezza che nella capacità di resistere  all’ingiustizia, all’odio e alla guerra sta anche la nostra risposta di credenti alla domanda che il Signore ci pone quando dice:  “Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà Egli la fede sulla terra?”