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di Anne Zell

«... io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza»

La “vita in abbondanza” promessa da Gesù ovviamente non ha niente a che fare con una vita facile nel “troppo”, piena di cose superflue, egoisticamente senza limiti.
E’ invece la prospettiva di una vita vera, appassionante, vissuta fino in fondo con tutto ciò – di gioioso e di difficile – che ci viene offerto - non ad alcuni in modo esclusivo, ma a tutti e tutte.

Gesù nel suo essersi fatto uomo ha vissuto e ci ha indicato la vita in abbondanza, piena di passione.
Gesù non era un personaggio triste o ascetico, ma visse in compagnia la gioia dell’amicizia e dell’amore; lui non ha odiato ma ha amato ed ha perdonato; Lui non si è abbandonato alla collera, ma l’ha trasformata in una forza costruttrice, in un servizio; Lui non si è rassegnato, ma ha lottato ed ha pagato di persona; Lui, Gesù, non ha calcolato o guadagnato, ma ha donato tutto ed ha rischiato; Lui non ha servito i potenti ma i deboli, gli ultimi, gli esclusi.

Gesù non ha chiuso dei confini, ma ha saputo, al contrario, annunciare e vivere l’amore sconfinante di Dio liberatore.
Lui invita anche noi ad uscire dagli schemi sicuri e conosciuti, per pensare e creare spazi e tempi nuovi. Spazi aperti dove condividere ciò che la vita ci offre, difendendo il diritto di tutti e tutte, senza discriminazioni alcune. Soltanto in questo modo l’abbondanza di vita si schiuderà per noi.