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  • I Pietro 1,3

    di Bruno Rostagno

    «Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti».
    La speranza viva è strettamente connessa alla vita che viviamo ora; Dio ci ha fatti rinascere in modo tale che l’intera nostra vita è spinta dalla speranza. Il cristiano è una persona che spera, e che sperando agisce.

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  • Filippesi 2,12-13

    di Bruno Rostagno

    «Adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo».
    La salvezza è la vita che scaturisce dall’opera di Cristo. È futuro e presente al tempo stesso. È futuro in quanto è una pienezza promessa. È presente in quanto rende possibile una rinascita e un’espansione della vita. L’azione di Dio crea già qui per noi degli spazi di vita autentica

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  • Ebrei 4,12

    di Bruno Rostagno

    «La parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore».
    Ascoltare la parola di Dio è l’opposto che avere un’idea di Dio. Idee su Dio ce ne sono moltissime, ma partono dalla nostra riflessione o dalla nostra immaginazione e considerano Dio come un oggetto da capire. Perciò falliscono nel loro tentativo. La parola di Dio esprime la sua volontà di essere in relazione con noi e per questo di aprirsi, di comunicare.

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  • Daniele 9,18

    di Bruno Rostagno

    «O mio Dio, inclina il tuo orecchio e ascolta! Apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni, guarda la città sulla quale è invocato il tuo nome».
    La comunità di Israele, per non abusare del nome di Dio, evita di pronunciarlo e lo sostituisce con «Signore». Questo non significa che Dio divenga evanescente. Al contrario, la manifestazione di Dio è sempre un fatto reale, che incide nella vita. L’orecchio, gli occhi, indicano la concretezza di Dio. A questi sostantivi corrispondono due verbi: «ascolta» e «guarda», due invocazioni che esprimono i due aspetti della preghiera: l’atto di chiedere conta sull’ascolto da parte di Dio.

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  • Giovanni 15, 12

    di Michel Charbonnier

    «Il mio comandamento è questo: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi».
    All’inizio dei discorsi di commiato il comandamento dell’amore viene definito “nuovo”. In che cosa consiste la novità? Sta nell’aggiunta fatta al comandamento dell’amore del prossimo: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Non più: ama il prossimo tuo come te stesso, bensì: ama il prossimo tuo come Gesù ha amato, non del tuo amore ma del suo amore. Il comandamento dell’amore non si fonda sulla nostra capacità di amare, ma sull’amore di Cristo.

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