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Il Vangelo ci parla 5
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L'albero della vita
di Giuseppe Platone
«Dio il Signore piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. Dio il Signore fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino...» (Genesi 2,8-9).
Il giardino è l’immagine più bella di questa nuova armonia che sostituisce il caos primordiale. Entro tale giardino il Creatore pone l’uomo, maschio e femmina e, tra gli alberi, anche l’albero della vita. -
Romani 8,26-27
di Jean-Félix Kamba Nzolo
«Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio»
Come preghiamo? Cosa diciamo quando preghiamo? A chi rivolgiamo la nostra preghiera? Domande impegnative che comportano un’analisi della nostra preghiera e una riflessione critica -
Matteo 9,11-12
di Jean-Félix Kamba Nzolo
«I farisei, veduto ciò, dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e con i peccatori?" Ma Gesù, avendoli uditi, disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati"»
Gesù si rivolge ai benpensanti e ai farisei di oggi che dividono le persone in categorie, che vedono nei diversi per colore della pelle, cultura, religione, tendenze sessuali, un rischio per la società e per la sicurezza. -
Filippesi 2,11
di Jean-Félix Kamba Nzolo
«Ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre»
Contrariamente al mito di Babele, che rappresenta la confusione e l’incomunicabilità, la Pentecoste rappresenta l’anti-Babele; la discesa dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste crea la comunicabilità abbattendo le barriere linguistiche, permettendo a ciascuno di ascoltare il messaggio di Cristo nella propria lingua -
Giovanni 10, 11-12
di Jean-Félix Kamba Nzolo
«Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde.»
Gesù è il buon pastore che, non solo si prende cura dei suoi, ma offre la sua vita in dono per loro.