I link che seguono forniscono la collocazione della pagina attuale nella gerarchia di navigazione.

  • I Giovanni 3,8b

    di Bruno Rostagno

    «Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo
    Sarebbe sbagliato identificare il diavolo con una figura precisa. Eppure ci troviamo spesso di fronte ad azioni e comportamenti che si oppongono alla vita, a una forza negativa che può avere molte manifestazioni. Il diavolo è dove non si vuole capire, ma solo colpire; non rispettare, ma solo distruggere. Distruggere gli altri, ma talvolta anche se stessi.

    continua »

  • Luca 18,31

    di Bruno Rostagno

    «Gesù prese con sé i dodici, e disse loro: “Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno compiute riguardo al Figlio dell'uomo tutte le cose scritte dai profeti”».
    Forse i discepoli avrebbero preferito restare in Galilea, dove l’azione del maestro, con il suo insegnamento e le sue guarigioni, aveva molto seguito. Gesù sa che a Gerusalemme, centro della vita religiosa di Israele, non avrà lo stesso successo. Anzi, conoscerà nel modo più crudo l’opposizione dei capi religiosi e dell’autorità imperiale romana. Stiamo decisamente entrando nel clima della passione.

    continua »

  • Ebrei 3,15

    di Bruno Rostagno

    «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori
    La voce di Dio è udibile. Dio non resta chiuso nel suo mistero, ma si apre, vuole comunicare. Non vuole solo essere il Dio universale, vuole essere il nostro Dio, vuole che ognuno e ognuna di noi possa rivolgersi a lui e chiamarlo: mio Dio. Vuole che “mio Dio” significhi anche: mio amico. Gesù ai suoi discepoli ha detto: «Non vi chiamo più servi, ma amici». Se ci chiama amici è per metterci in azione, per coinvolgerci in un progetto di vita che significa salvezza non solo per noi, ma per tutti.

    continua »

  • Daniele 9,18

    di Bruno Rostagno

    «O Dio, noi non ti supplichiamo fondandoci sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia
    Una ricostruzione della società non può che fondarsi sulla giustizia. La ripresa dev’esserci per tutti, non solo per le dieci famiglie più ricche (le quali del resto non hanno bisogno di ripresa, visto che negli ultimi anni hanno raddoppiato il loro reddito). La giustizia è rivendicata da chi paga il maggior prezzo della crisi (chi a 50 anni perde il lavoro).

    continua »

  • Isaia 60,2

    di Bruno Rostagno

    «Le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il Signore e la sua gloria appare su di te.»
    Indirizzata per la prima volta alla comunità israelitica che, verso la fine del VI secolo avanti Cristo, cercava faticosamente di ricostruire Gerusalemme e di darsi un’organizzazione, questa parola potrebbe oggi essere interpretata dalla comunità cristiana come rivolta a se stessa. Abbiamo celebrato il Natale, ascoltato il Vangelo che dice: «La luce splende nelle tenebre». Lasciamoci dunque illuminare dalla luce di Gesù.

    continua »

Consulta le pagine