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  • Giovanni 21:12-13

    di Giuseppina Bagnato

    «Gesù disse loro: "Venite a far colazione". E nessuno dei discepoli osava chiedergli: "Chi sei?" Sapendo che era il Signore. Gesù venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce»
    La scrittura è forma che riattiva il ricordo e in questo brano ci sono forme che si rivelano all’alba.

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  • Giosuè 4: 9. 20-21

    di Giuseppina Bagnato

    «Giosuè fece rizzare pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca del patto, e vi sono rimaste fino ad oggi. (...) E Giosuè fece rizzare in Ghilgal le dodici pietre che essi avevano prese dal Giordano. Poi parlò ai figli d'Israele e disse loro: "In avvenire, i vostri figli domanderanno ai loro padri: 'Che cosa significano queste pietre?'"»
    Siamo chiamati a essere custodi di una memoria in movimento perché la nostra chiamata per atto salvifico è valida ieri come oggi e con essa la nostra responsabilità di vivere secondo la Legge del Dio Vivente

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  • Giosuè 15:16-19, Giudici 1:12-15

    di Giuseppina Bagnato

    «Caleb disse: "A chi batterà Chiriat-Sefer e la prenderà io darò in moglie mia figlia Acsa". Allora Otniel figlio di Chenaz, fratello di Caleb, la conquistò, e Caleb gli diede in moglie sua figlia Acsa. E quando lei venne a star con lui, persuase Otniel a lasciarle chiedere un campo a Caleb, suo padre. Lei smontò dall'asino, e Caleb le disse: "Che vuoi?" Quella rispose: "Fammi un dono; poiché tu m'hai stabilita in una terra arida, dammi anche delle sorgenti d'acqua". Ed egli le diede le sorgenti superiori e le sorgenti sottostanti»
    La Bibbia ci dice che siamo parte di una storia scritta da Dio che ci chiama a responsabilità e regala sorgenti d’acqua viva nell’aridità delle scelte umane

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  • Levitico 25: 1-2

    di Giuseppina Bagnato

    «L'Eterno parlò ancora a Mosè sul monte Sinai, dicendo: "Parla ai figli d'Israele e di' loro: Quando entrerete nel paese che io vi do, la terra osserverà un sabato di riposo per l'Eterno."»
    Per comprendere il significato del nostro testo dobbiamo riflettere sul nostro ritorno a Dio, sul valore che diamo a ciò che ci circonda, sul senso del tempo e del suo scorrere nelle nostre vite.

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  • Matteo 6: 34

    di Giuseppina Bagnato

    «Non siate in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno»
    Gesù indirizza la nostra attenzione verso una vita che ha maggiore valore se inserita fra gli equilibri perfetti del Creato. Se Dio si prende cura dei minimi, come gli uccelli del cielo o i gigli, tanto più noi non verremo dimenticati

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