Nel ghetto
Segregazione della minoranza valdese in Piemonte
Per tutto il XVIII secolo però i valdesi vissero nei limiti territoriali fissati nel Cinquecento, emarginati e oggetto di una legislazione discriminatoria che ne faceva dei cittadini di seconda categoria come gli ebrei nei ghetti cittadini.
Riuscirono però a mantenere un livello di istruzione molto alto grazie all'aiuto dei paesi protestanti, in particolare l'Inghilterra e i Paesi Bassi e all'uso della lingua francese.
Dovettero attendere il 17 febbraio 1848 per vedere riconosciuti i loro diritti civili e politici dalle Lettere Patenti di Carlo Alberto. Per quanto riguarda invece la libertà di coscienza, era negata per il fatto che la religione cattolica restava religione dello Stato. Il principio moderno di una separazione della Chiesa dallo Stato e della libertà religiosa non venne attuato; né la chiesa cattolica né la società italiana erano pronte ad accoglierlo.