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Problema pedagogico

aula scolastica

Il campo educativo è sempre stato uno di quelli in cui si è verificato in modo particolarmente acceso il conflitto fra la Chiesa e lo Stato. Questo fenomeno si è registrato nell'Ottocento ma è sempre esistito nella società italiana. Non a caso le tensioni fra governo fascista e Roma si sono avute in questo settore. La reintroduzione della religione cattolica come materia di insegnamento nelle scuole pubbliche con il Concordato ha modificato profondamente il carattere laico che la scuola italiana aveva avuto sino a quel momento.

La presenza clericale mantenuta anche con i governi della Repubblica si è andata paradossalmente accentuando anche negli ultimi decenni con il finanziamento alle scuole cattoliche e l'assunzione in ruolo di professori di religione. Gli evangelici hanno sempre rivendicato il carattere laico della scuola di Stato, laico nel senso di una neutralità ed equidistanza rispetto ad ogni comunità religiosa. Per quanto riguarda l'educazione religiosa essi sono convinti che spetti alla comunità dei credenti assumere quel compito nelle sedi proprie e non in quelle pubbliche. Questo non dovrebbe escludere però la possibilità che la scuola offra agli alunni l'opportunità di approfondire il fatto religioso come espressione della cultura e della storia del paese.

Un insegnamento del cristianesimo nelle sue diverse espressioni ma anche delle maggiori religioni, affidata a docenti preparati nelle facoltà universitarie e non ad insegnanti reclutati dalle diocesi, costituirebbe per gli italiani l'occasione di nu approfondimento culturale fondamentale.