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Brevi note del moderatore sulla sua attività

  • Dal campanile al territorio

    Una chiesa non è solo un campanile ma una comunità che vive e si radica in un territorio. Comunità locali e pastori sono chiamati a  esprimere maggiore progettualità, a suscitare  nuovi ministeri  dei laici e a guardare creativamente alla realtà che li circonda.

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  • Cattolicità protestante

    All’assemblea della Comunione di chiese protestanti in Europa (un centinaio di delegati di 106 chiese luterane, riformate, metodiste e unite di una trentina di paesi europei) che si è tenuta a Firenze dal 20 al 26 settembre con il motto "Liberi per il futuro", incontro Laurent Schlumberger, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa riformata di Francia. Le nostre chiese si conoscono da tempo immemorabile e la lingua francese, per le chiese valdesi del Piemonte, è stata per secoli la lingua che li ha aperti all’Europa.

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  • «Quale sarà il suo programma?»

    La domanda più frequente che ho ricevuto dai giornalisti nei miei primi giorni da moderatore è stata: "quale sarà il suo programma?". Domanda comprensibile per chi non sa, o ha dimenticato, che la tradizione protestante prevede che tutti i ministeri "di governo" siano collegiali e che debbano "eseguire" le decisioni e le linee guida definite dalle assemblee che li hanno eletti. Quindi, il "programma" per un moderatore, che non è un patriarca, è quello definito dal Sinodo.

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