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Brevi note del moderatore sulla sua attività

  • Radici comuni, rami diversi

    Da alcuni anni cresce il dialogo e la collaborazione tra le chiese metodiste e valdesi e quelle della Federazione delle chiese pentecostali (FCP). Le nostre strade si sono avvicinate ma non sono ancora le stesse perché misuriamo costantemente, a livello teologico e spirituale, distanze a volte anche significative. Eppure la sfida comune che abbiamo davanti è capire che cosa possiamo fare in questo tempo e in questo Paese per testimoniare la nostra fede evangelica, radicata in quei principi riformati che appartengono a noi valdesi e metodisti come ai pentecostali della FCP: cioè la fede fondata in Cristo e solo in lui, radicata nella sua Parola soltanto, illuminata esclusivamente dalla grazia di Dio in Gesù e compresa nella forza dello Spirito santo. Queste sono le radici comuni della nostra fede e della nostra spiritualità evangelica, che nella storia però hanno prodotto rami diversi.

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  • Mille idee per mille progetti

    Un incontro a Genova, organizzato dalla Chiesa valdese di via Assarotti per presentare il nostro modo di utilizzare l’Otto per mille che ci assegnano centinaia di migliaia di contribuenti italiani, diventa occasione per testimoniare ciò che sono oggi le nostre chiese: impegnate, accoglienti, semplici, capaci di parlare la lingua di chi non pratica le esperienze religiose. Chiese liberal, come le definisco io, cioè chiese a tutto tondo, che predicano l’Evangelo della grazia di Dio in Gesù Cristo e cercano di praticarlo con animo aperto a tutti. Anche se non a tutti piace questa definizione, perché non a tutti piace una chiesa così aperta. Ma non importa: nella fraternità c’è posto per le diversità, persino per le divergenze, purché il centro dell’Evangelo sia condiviso.

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  • Villa Betania: un ospedale evangelico a Napoli

    Da 45 anni l’Ospedale evangelico Villa Betania (Ponticelli, Napoli) è un esempio virtuoso di buona sanità nel Meridione perché ha saputo mantenere le forti motivazioni delle sue origini: lo spirito di servizio verso le persone, l’impegno di cura al massimo della professionalità, la sobrietà che valorizza la più piccola risorsa. E sì, perché sprecare risorse è rubare salute a chi è più fragile e indifeso, e l’Evangelico di Napoli – come l’Evangelico di Genova, e come prima quelli del Piemonte – è in grado di offrire gli stessi servizi di un ospedale pubblico a un costo inferiore. Naturalmente, tutto ciò non viene con semplicità e naturalità, né a Napoli né altrove, è frutto di un grande impegno e vigilanza dell’amministrazione evangelica interdenominazionale di questa struttura sanitaria in cui lavorano 400 persone.

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  • L'incontro con papa Francesco

    Ecco la cronaca del mio breve saluto personale con papa Francesco in occasione dell’udienza di lunedì 30 settembre con i 400 partecipanti del 27° incontro internazionale per la pace promosso a Roma dalla Comunità di Sant'Egidio. Si tratta del primo incontro tra il nuovo papa e un rappresentante dell’evangelismo italiano e che sembra confermare che, dopo la crisi giunta al suo culmine con le storiche dimissioni di papa Benedetto XVI, anche all’interno della gerarchia cattolica sta prendendo forza quella componente oggi ancora minoritaria che vuole una chiesa dal volto umano e misericordioso, aperta alla cultura moderna e a un rispettoso dialogo ecumenico e interreligioso, sobria e solidale, al servizio dei poveri e degli esclusi, che preferisca – sì, solo “preferisca”, al momento è difficile aspettarsi di più – la Bibbia alla Tradizione, Gesù a Maria. Insomma, quel cattolicesimo che è già nostro compagno di strada in tanti luoghi d’Italia e del mondo.

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  • Il sinodo: esperienza di comunione

    Del sinodo delle chiese metodiste e valdesi, che si svolge annualmente a Torre Pellice, si sottolineano sempre gli aspetti di democrazia, responsabilità, libertà, capacità di ascolto reciproco anche sulle questioni più spinose e divisive. Se poi si pensa anche al contorno popolare e delle varie iniziative, si sottolineano gli aspetti dell’incontro, della festa, del meeting, dell’evento. Soprattutto per chi partecipa per la prima volta, o partecipa saltuariamente, questi sono in effetti gli elementi più evidenti. Ma ce n’è un altro che vorrei sottolineare e che è quello della comunione: un sinodo è un’esperienza di comunione.

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