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cpce 2017

Dal 17 al 19 marzo a Wittenberg si è tenuta la seduta plenaria del Consiglio della Comunione di Chiese Protestanti in Europa (CPCE). Tre linee guida hanno orientato i lavori del Consiglio: il 500° anniversario della Riforma protestante, l’Assemblea plenaria che si terrà nel 2018 a Basilea e la situazione dell’Europa a sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma.

«Il 500° anniversario delle 95 tesi di Martin Lutero è un’occasione per mettere in evidenza la sostanziale e concreta unità del protestantesimo storico europeo», ha affermato nel suo intervento introduttivo Gottfried Locher, presidente del Consiglio CPCE e al tempo stesso presidente della Federazione delle Chiese Protestanti in Svizzera.

Il Consiglio ha valutato positivamente l’andamento del progetto “Città della Riforma” che forma un articolato itinerario attraverso le città europee (tra cui Venezia e Guardia Piemontese in Italia) che hanno avuto e hanno ancora un significato particolare per la riforma delle chiese e della società. «La Riforma è sempre in divenire e i molteplici progetti della CPCE ne sono una chiara testimonianza», ha dichiarato il pastore Pawel Gajewski, presente ai lavori del Consiglio.

Il segno di questo divenire è la scelta della data e del luogo della prossima Assemblea Generale. L’assemblea tenutasi a Firenze nel 2012 ha optato per il 2018 e per la città di Basilea. Non per sminuire l’importanza del 2017 e di Wittenberg, bensì per mettere in risalto la continuità dei processi di riforma. Infatti il Concilio di Basilea, convocato nel 1431, fu uno dei più importanti (e drammatici) tentativi di riformare la chiesa d’occidente.

La città di Basilea è inoltre un perfetto simbolo dell’unità nella diversità. Sul suo territorio sono presenti tre sovranità nazionali (tedesca, francese svizzera); la sua posizione geografica è abbastanza centrale (Strasburgo è raggiungibile in meno di un’ora) e la sua storia contrassegnata sempre da accoglienza e tolleranza fanno di Basilea un perfetto simbolo di un’Europa veramente unita nonostante le divisioni politiche e sociali.

Questa profonda convinzione che l’Europa sia prima di tutto una comunione delle diversità riconciliate è stata espressa chiaramente nel messaggio finale del Consiglio approvato in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma. Il messaggio nella sua versione inglese è consultabile su www.leuenberg.eu. Il denso programma si è concluso con un solenne culto di ringraziamento nella storica Stadtkirche. Sia il culto sia il successivo ricevimento al Palazzo della città (Rathaus) ha riunito numerosi leader di diverse chiese protestanti europee, tra cui la pastora Mirella Manocchio, presidente del Comitato Permanente OPCEMI.