I link che seguono forniscono la collocazione della pagina attuale nella gerarchia di navigazione.

L’interesse della Chiesa evangelica in Germania (EKD) per il progetto ecumenico. Il 28 giugno se ne discute al Parlamento Europeo. Bedford-Strohm, presidente EKD: "Un’esperienza pilota, da studiare con attenzione"
Corridoi umanitari

Si è svolto a Berlino, nella sede della Chiesa evangelica in Germania (EKD), un incontro sui "corridoi umanitari" attivati dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant'Egidio a favore di profughi provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente. A presentare il progetto ai responsabili degli affari giuridici e dell'azione per i migranti e richiedenti asilo dell'EKD è intervenuto Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, il programma sulle migrazioni della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia. Tra i presenti anche rappresentanti dell'ufficio per i migranti della Conferenza episcopale tedesca (DBK) e di alcune chiese regionali che già sostengono attivamente il programma Mediterranean Hope.

"La situazione dei profughi e più in generale dell'immigrazione in Italia e in Germania ha importanti analogie - ha affermato Naso a conclusione dell'incontro - ma anche differenze: è ovvio che per ragioni anche geografiche la Germania e le chiese tedesche siano più attive sul piano della seconda accoglienza e dell'integrazione mentre noi italiani siamo più coinvolti nella primissima accoglienza e in strategie tese a garantire vie sicure ai profughi che altrimenti finiscono nelle mani degli scafisti. Nonostante queste diverse sensibilità - prosegue Naso - è chiaro l'impegno dell'EKD a studiare il modello italiano dei 'corridoi umanitari' e a cercare strategie operative per sostenerlo attivamente".

Impegno confermato dal presidente dell'EKD, il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, che in un incontro a latere dell’annuale ricevimento dell’EKD con il mondo della politica, della società e della cultura, ha ribadito il suo personale interesse per questo esperimento che "merita di essere studiato con attenzione".

"Il fatto notevole - prosegue Naso - è che il presidente dell'EKD ha espresso questo interesse di fronte al ministro degli affari esteri del governo federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier. E mi ha stupito che il ministro fosse a conoscenza di quello che le chiese evangeliche italiane e Sant'Egidio stanno realizzando".

Il 28 giugno, i promotori dei "corridoi umanitari" saranno a Bruxelles per un incontro con alcuni parlamentari europei: "Un passaggio importante - conclude Naso che interverrà anche in questa occasione - con il quale intendiamo ribadire che la nostra iniziativa ha un cuore umanitario ma una logica politica. Stiamo dimostrando che esistono soluzioni efficaci e sostenibili per agire a sostegno di profughi disperati, pronti a rischiare la vita pur di fuggire da situazioni impossibili di mera sopravvivenza in campi improvvisati, insicuri e disumani".

Tratto da NEV - Notizie evangeliche, 24 giugno 2016