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di Giovanni Anziani

«Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici»

Dare la vita per qualcuno non è, oggi, un evento che facilmente possiamo registrare. Vi sono altri eventi comuni a tutti noi e sono quelli raccolti nell’antica frase: la tua morte è la mia vita. Non donare se stesi, ma rapinare la vita degli altri sembra essere oggi l’unico messaggio dominante.
Gesù ha percorso un sentiero diverso e ha costruito la sua comunità di discepoli nell’amore come unica forza di vita. Amore è dono di sé perché altri abbiano un futuro di pace; affinché vi sia libertà da ogni violenza.

Ogni anno, avvicinandosi il tempo di Pasqua, i cristiani rileggono il grande racconto biblico del Signore Gesù che viene abbandonato dai suoi amici, tradito e processato per essere il condannato a morte, e dopo tre giorni risorgere per la potenza del Padre. Una lettura biblica molto significativa perché ancora una volta si può toccare il cuore della fede cristiana. Scriverà l’apostolo Paolo: «Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.» (Romani 5,8)

Credo che, riascoltando l’annuncio dell’amore di Dio in Gesù Cristo, Signore crocifisso e risorto, ognuno di noi debba fermarsi nel proprio cammino per trovare in questo dono di amore la libertà di avere un futuro di pace e di avere la gioia di poter amare gli uni gli altri come Cristo ha amato noi.