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di Giovanni Anziani

«Benedetto sia il Dio e Padre del nostro signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale consola ogni nostra afflizione ...» (2 Corinzi 1,3-4).

Dio di ogni consolazione! Vorrei riflettere su questa affermazione e, in particolare, su questa “consolazione” più volte ripetuta nella pagina biblica e tante volte da tutti desiderata. Credo che vi sia in molti, oggi, il bisogno di essere consolati e quindi poter essere liberati da afflizioni e da avversità.

L’apostolo ne parla per diretta esperienza: egli ha incontrato nei suoi viaggi eventi terribili che lo hanno condotto molto vicino alla morte, ma il Signore lo ha sempre sostenuto perché era al suo fianco per liberarlo!
Affermando che Dio è «Dio di ogni consolazione», si vuol ricordare a tutti che Dio è vicino, che soffre con noi nel tempo dell’avversità e che con la sua vicinanza ci permette di ricevere nuove forze per combattere il male.

Certamente questa semplice dichiarazione biblica è insufficiente a liberare la nostra vita da tante paure: desideriamo e invochiamo liberazione! Tutti noi, che invochiamo con tanta passione tale evento, vediamo che Dio si pone al nostro fianco e questo accade se poniamo fiducia in Dio che è potente e dona vita.

Accanto all’annuncio del Dio ricco di consolazione, troviamo l’esortazione: «Cooperate anche voi con la preghiera ...» (v. 11) La preghiera nasce dalla fede in Gesù Cristo e si incammina con libertà per condurci là ove il Signore si pone al nostro fianco. Così, incontrando un fratello sofferente, usiamo la preghiera invece che tante nostre parole.