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di Ruggero Marchetti

«La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi»

È la benedizione cristiana per eccellenza. Parole che conosciamo a memoria ma che forse proprio per questo scivolano su di noi senza comunicarci molto dello straordinario messaggio di cui sono portatrici. Proviamo a riascoltarle.

Anzitutto, “la grazia del Signore nostro Gesù Cristo”. Sì, grazia. Eravamo la pecora smarrita. Gesù, il Buon Pastore, è venuto sulla terra a cercarci, ci ha trovato e ci ha portato in salvo. Ci ha salvati, perché è venuto fin nella nostra miseria e, da creature cieche e sbandate che eravamo, ha fatto di noi creature che sanno quali sono le cose per cui lottare e spendere la vita: Dio e il prossimo. Essere nella grazia di Cristo significa riconoscersi diversi. Non migliori, ma diversi, in quanto siamo stati riscattati dalla sua nascita, vita, morte e risurrezione in vista di uno scopo che non è secondo la mentalità del mondo. E lottare per questo scopo diverso significa necessariamente essere diversi anche noi, porta a pregare per chi ti perseguita, ad amare chi ti odia. In altre parole, a mettere in pratica tutto l'Evangelo della grazia di Cristo. E chi vive così può affermare: “La sua grazia mi basta!” (cfr 2 Corinzi 12,9).

Poi, “L'amore di Dio”. Non si può conoscere l'amore se prima non se ne sono visti i frutti. “Dio dimostra la grandezza del suo amore per noi in questo: che mentre eravamo ancora peccatori Cristo è morto per noi” (Romani 5,8). L'amore di Dio è amore gratuito, senza la ricerca di un contraccambio, non suscitato da un oggetto amabile. Noi non siamo amabili, ma Dio ci ha amati e in Gesù ci ha perdonati, salvati e trasformati. E ora Dio vuole che in noi ci sia il suo tipo d'amore, cioè un amore che ci renda capaci di amare così come egli ama, disinteressatamente, col solo scopo di portare il prossimo a conoscere Cristo. Questo è l'amore di Dio che si dona a noi in Gesù: un amore che deve guidare tutti coloro che si chiamano cristiani: “Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13,35).

Ancora, “La comunione dello Spirito Santo”. Lo Spirito è Dio presente nella sua chiesa, è ci “insegna tutta la verità” (Giovanni 16,13). Naturalmente la verità di Dio che è un Dio che “è amore” (1 Giovanni 4,8), un Dio di perdono, fratellanza, giustizia, pace. Dio è presente nel mondo col suo Spirito Santo per creare comunione fra gli esseri umani. Perciò, chi ha conosciuto l'amore di Dio e ha accettato la grazia della salvezza di Cristo, se non si adopera per cercare quella comunione con lo Spirito che suscita in noi il desiderio della comunione fraterna, ostacola il compimento dell'opera di salvezza di Dio. Dio salva e ama affinché anche noi amiamo a nostra volta, e l'amore si manifesta nella ricerca di tutto ciò che può creare la comunione con il prossimo.

Infine, “Siano con tutti voi”. L'appello è chiaro. Quindi: “Rallegratevi, ricercate la perfezione, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace”. La stessa gioia e pace cantata dagli angeli ai pastori di Betlemme per colui che è venuto a cercarci, a trovarci e a salvarci: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini che egli gradisce” (Luca 2,14).