I link che seguono forniscono la collocazione della pagina attuale nella gerarchia di navigazione.

di Jean-Félix Kamba Nzolo

«Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorerà.»/p>

Cosa significa essere discepolo di Cristo? I due verbi servire e seguire, sembrano tracciare il profilo di un vero discepolo di Cristo. Un discepolo è innanzitutto una persona dedita al servizio di Cristo e, in secondo luogo, è un suo seguace. I due verbi si completano in quanto non ci si può mettere al servizio di Cristo senza mettersi al suo seguito. Senza voler far gioco di parole si può dire che servire è seguire, o viceversa.

Per far capire in cosa consiste il servizio a cui il discepolo è chiamato, Gesù propone se stesso come esempio di servizio. Egli è venuto nel mondo non per essere servito ma per servire (Matteo 20,28). Gesù è venuto nel mondo per salvare l’umanità ferita dal peccato e condannata a morte, senza speranza di resurrezione. E ciò attraverso il dono della propria vita sulla croce. Durante la sua vita terrena Gesù non ha annunciato il regno di Dio soltanto a parole, lo ha invece testimoniato con i gesti concreti che attestano l’amore di Dio per noi esseri umani. Gesù ci dà dunque l’esempio di come possiamo servire Dio nei nostri simili senza aspettare un tornaconto personale e senza calcoli. In altri termini, non è possibile servire Dio senza servire il nostro simile in stato di bisogno, così come dimostrato da Gesù. Si tratta di un servizio che non conosce né luoghi né tempi e che dura per tutta l’esistenza del credente.

Ma dobbiamo ammettere, tuttavia, che servire il nostro prossimo non è una cosa che avviene in modo naturale, al contrario la tendenza naturale dell’essere umano consiste nell’elevarsi sugli altri facendosi servire da loro. Gesù invece ci invita a rovesciare  questa tendenza nell’elevare gli altri, servendoli e sostenendoli nei loro bisogni. Ciò è possibile solo nella misura in cui ci impegniamo, ogni giorno, a seguire la via indicata da Gesù che è la via della croce, imparando a crocifiggere il nostro egoismo, i nostri interessi, la nostra brama di potere o di dominio sugli altri.