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di Claudio Pasquet

«Beati i puri di cuore perché vedranno Dio»

“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”. E' la battuta di un uomo politico italiano di alcuni decenni fa e descrive perfettamente cosa non sono i puri di cuore. Questi atteggiamenti, sempre stigmatizzati pubblicamente, sono spesso segretamente ammirati da molti uomini e donne. Carriera, potere, denaro, sono obiettivi importanti da raggiungere e, si sa, senza un po' di doppiezza e falsità non si ottiene nulla.

Seguendo questi percorsi dove si arriva? Ad essere sempre in guerra contro tutto e contro tutti, a guardare al prossimo solo se può essere utile al nostro tornaconto personale. Per giungere dove? Ottenere un po' di fortuna personale, destinata a passare, in un mondo popolato da potenziali nemici e rovinato dall'egoismo umano che, purtroppo, non conosce limiti.

La sfida di essere puri di cuore, rinunciando il più possibile a falsità, mezze verità e doppiezze, porta, dice Gesù, a vedere meglio. A vedere il massimo della serenità e della giustizia, vedendo Dio!

Qualcuno potrà dire: “magari in futuro, nel Regno di Dio, ma adesso?” Le parole di Cristo, come la  nostra, contenute nelle beatitudini, sono in realtà parole spese per migliorare anche la nostra vita terrena. Infatti rinunciando, per quanto possibile, a cattiverie, invidie, falsità e doppie verità puoi vedere che il Signore fa capolino nella tua esistenza. E in questo modo  Lui ti fa vivere spazi e momenti di verità e serenità che sono essenziali per il nostro benessere spirituale, psicologico ed anche materiale. Infine resta la promessa: il nostro destino futuro è di vedere Dio per tutta l'eternità.