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di Marco Gisola

«Noi tutti, infatti, dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo»

Quando sentiamo parlare del “Giudizio” il primo sentimento che ci pervade è istintivamente di timore; essere giudicati fa paura. L'apostolo Paolo, nello stesso versetto, dice chiaramente che ciascuno riceverà “la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male”; l’apostolo della grazia, parla qui di retribuzione secondo le opere! Come stanno insieme le due cose, l’infinita grazia di Dio e il giudizio secondo le opere?

Saremo giudicati in base alle nostre opere, o meglio in base all’aver saputo o al non aver saputo amare Gesù nel nostro prossimo, come dice Gesù stesso in Matteo 25,31ss. Ogni giorno siamo chiamati a usare la libertà che Dio ci ha data per scegliere il bene e rifiutare il male. Ma poiché noi esseri umani tendiamo a usare male questa libertà, nessuno potrebbe superare il giudizio di Dio, nemmeno il migliore tra i discepoli di Gesù. Dobbiamo allora ricadere nella paura del giudizio? 

No, perché colui che ci giudicherà è Gesù, ovvero colui che ha preso su di sé il giudizio che noi meriteremmo. Secondo un catechismo riformato (Catechismo di Heidelberg, 1563) il ritorno di Gesù per giudicare non fa paura, ma al contrario è un “conforto” e possiamo attenderlo “a capo eretto”, perché “attendo dal cielo proprio quel giudice che si è prima offerto per me al giudizio di Dio e ha allontanato da me ogni maledizione”: il nostro giudice è il nostro Salvatore.

Ogni giorno la Parola di Dio ci giudica e ci salva, ogni giorno mette allo scoperto la nostra piccolezza e il nostro egoismo e contemporaneamente ci annuncia la grazia di Dio che supera la nostra piccolezza e vince il nostro egoismo. 

Ogni giorno la Parola di Dio ci invita a mettere il nostro agire sotto il giudizio di Dio e la nostra fede nell’amore sconfinato di Dio. Ogni giorno la nostra infedeltà ci fa chinare il capo davanti a Dio e ogni giorno la sua misericordia lo fa di nuovo sollevare, affinché guardiamo a lui con fiducia e gratitudine e al prossimo con amore.