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di Bruno Rostagno

«Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti».

La speranza è un frutto della risurrezione di Gesù Cristo. Nulla può attenuarla. Non il buio della sofferenza, non la luce dei momenti lieti, che non è così forte da farla impallidire. Non è da confondere con l’immaginazione o la fantasia. La speranza viva è strettamente connessa alla vita che viviamo ora; Dio ci ha fatti rinascere in modo tale che l’intera nostra vita è spinta dalla speranza. Il cristiano, la cristiana, è una persona che spera, e che sperando agisce.

Spesso si intende la speranza in modo blando, come quando si dice: «Speriamo che domani non piova». In realtà in questo caso non è vero che speriamo, esprimiamo un auspicio; ma la speranza non è da confondere con l’auspicio. Auspichiamo che non piova, ma non ne siamo affatto sicuri. La speranza che nasce dalla risurrezione di Cristo è viva perché porta in sé una certezza: se Cristo è risorto, anche noi risorgeremo. Il punto di arrivo è certo. Perciò la speranza non ci lascia passivi, ma ci muove in azioni che respirano già la vita che Cristo ci ha portata. Se cammino al freddo per strada verso una casa accogliente e riscaldata, il mio passo non è incerto; anche se fosse in mezzo al vento e alla pioggia mi muoverei con fiducia, pregustando quell’accoglienza e quel calore. Questa può essere un’immagine della speranza cristiana.