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di Michel Charbonnier

«Mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo”.»

Giuseppe ha l’animo turbato. Giuseppe è un uomo giusto, e si rende bene conto della difficile situazione. Il suo dubbio è grande su quale sia la cosa giusta da fare, per proteggere quella donna a cui tiene e in cui ha fiducia, ma che agli occhi di tutti rischia di apparire adultera. Giuseppe si dibatte ancora in questo dubbio quando l’angelo gli appare in sogno, e gli dice cosa fare.

Siamo tutti portati a pensare che questo sia l’evento che risolve tutti i dubbi di Giuseppe. Ma è proprio così? È solo un sogno! E non c’è nessun sigillo di garanzia che certifichi l’origine divina di quel sogno. Potrebbe benissimo essere frutto della sua mente agitata.

Quanti seguirebbero l’indicazione di un sogno in una scelta così importante e delicata, e dalle conseguenze così gravi?

Il sogno non risolve affatto la questione, il dubbio è tutt’altro che svanito quando Giuseppe prende la sua decisione.

Grande deve essere stata la tentazione, per il cristianesimo primitivo, di cancellare quell’ombra di incertezza, di dubbio dal racconto del Natale, per farne un racconto grandioso, compatto, la spettacolare storia della gloriosa nascita di Gesù, senza dubbi,  senza increspature.

E invece questo dubbio, questa sfumatura di profonda umanità è arrivata fino a noi. Oggi noi possiamo leggere in questo racconto che anche davanti alla venuta di Gesù stesso, in carne e ossa, c’è spazio per il dubbio della fede.

Quello che dice il sogno dell’angelo, è che l’importante è non lasciarsi paralizzare da questo dubbio. Il sogno dell’angelo dice “Giuseppe, i dubbi non finiscono mai. Ma vai avanti, non restare inchiodato a pensare a cosa fare”.

Siamo abituati a leggere di grandi esempi di fede fuori e dentro la Bibbia, di fedi incrollabili, di vite vissute nella totale ed assoluta fiducia in Dio, senza mai vacillare. E siamo stati abituati a pensare che questo è la fede. Il non avere dubbi.

Ma la fede è anche, e soprattutto, lo spesso debole tentativo di non farsi paralizzare dal proprio dubbio. Il provare a credere, con tutti i ma, con tutti i dubbi e le incongruenze, è già fede. Fede è dare fiducia ad un sogno. Il sogno di Dio per noi, che ci rende nuove creature e ci apre nuove strade.