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di Giovanni Anziani

«Ma non è così tra voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore; e chiunque, tra voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti.»

Noi tutti sappiamo che vi sono, oggi, diverse forme di governo, ma forse un fatto accomuna tanti ordinamenti statali: i signori della terra usano il potere per dominare. Ora, seguendo gli eventi del vangelo, ci viene ricordato che i discepoli stanno per rimanere senza il loro maestro. In previsione di questa situazione i discepoli vorrebbero dare inizio alla lotta per la successione: chi sarà il Signore?

Gesù cerca di convincere i suoi amici di un fatto nuovo: il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire ... (v. 45). Cioè qui ed ora, è avvenuto un mutamento radicale nei rapporti umani e il gruppo dei discepoli costituisce il punto di partenza per una nuova umanità: non è così tra voi! Cioè nel presente vi è già una nuova realtà operante ed è la realtà del servire invece del dominare. Non sono più necessari i principi e i signori. Da questo nuovo punto di partenza il futuro sarà contrassegnato dalla pratica del dono, dalla pratica dell’amore e dalla pratica di colui che offre la sua vita come prezzo di riscatto per molti...

Così accettando di riporre la nostra fiducia e la nostra speranza nel Signore che è servo dei molti, la Parola di Dio ci chiede di agire nel nostro mondo e in mezzo a tutte le sue contraddizioni, come operatori della pace e della giustizia, come costruttori di ponti per la riconciliazione tra i popoli, come attori di questo nuovo mondo governato dal Signore che è venuto per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.