I link che seguono forniscono la collocazione della pagina attuale nella gerarchia di navigazione.
Il Vangelo ci parla 5
-
Salmo 10,11.27-28
di Francesco Marfé
Gesù è il buon pastore che si prende cura del suo gregge il quale è chiamato a porsi in ascolto della Parola del Signore
-
Giobbe 19:25-26
di Giuseppina Bagnato
«Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si leverà sulla polvere. Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne vedrò Dio»
Il libro di Giobbe è un libro di sfide, ma la peggiore è il momento in cui il credente deve fare i conti con il dolore e la sofferenza che vive e lo sommerge -
Geremia 23, 7-8
di Giuseppina Bagnato
«"Ecco, i giorni vengono", dice il Signore, "in cui non si dirà più: 'Per la vita del Signore che ha fatto uscire la casa d’Israele dal paese d' Egitto', ma molto più: 'Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ricondotto il seme della casa d'Israele dalla terra del settentrione, e da tutte le altre terre dove erano dispersi lì ed essi abiteranno nella loro terra' "».
Questa profezia parla di giorni in cui pensare al nostro rapporto con Dio e con la storia non come presenza sporadica e lontana, ma come una testimonianza del suo intervento nelle nostre vite -
Giovanni 21:12-13
di Giuseppina Bagnato
«Gesù disse loro: "Venite a far colazione". E nessuno dei discepoli osava chiedergli: "Chi sei?" Sapendo che era il Signore. Gesù venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce»
La scrittura è forma che riattiva il ricordo e in questo brano ci sono forme che si rivelano all’alba. -
Giosuè 4: 9. 20-21
di Giuseppina Bagnato
«Giosuè fece rizzare pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca del patto, e vi sono rimaste fino ad oggi. (...) E Giosuè fece rizzare in Ghilgal le dodici pietre che essi avevano prese dal Giordano. Poi parlò ai figli d'Israele e disse loro: "In avvenire, i vostri figli domanderanno ai loro padri: 'Che cosa significano queste pietre?'"»
Siamo chiamati a essere custodi di una memoria in movimento perché la nostra chiamata per atto salvifico è valida ieri come oggi e con essa la nostra responsabilità di vivere secondo la Legge del Dio Vivente