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Brevi note del moderatore sulla sua attività

  • Una piccola, semplice idea

    Pochi giorni fa sono entrato nella chiesa battista di Firenze, in pieno centro cittadino. Dovevo partecipare all’inaugurazione di un nuovo servizio diaconale di questa chiesa: Casa Giunia, un alloggio di accoglienza per il reinserimento sociale di donne detenute in fine pena o uscite da poco dal carcere, frutto del lavoro di assistenza spirituale nel carcere di Sollicciano.

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  • Ricordando Adriano Bertolini

    Adriano Bertolini, membro della Tavola valdese fino all’agosto scorso, ci ha lasciati il 17 ottobre. Aveva solo 53 anni e negli ultimi mesi stava combattendo una strenua battaglia contro la malattia. Era stato eletto nella Tavola valdese dal sinodo del 2008, di cui era stato vicepresidente proprio quell’anno. Nella nostra chiesa aveva ricoperto vari incarichi soprattutto nel campo della formazione e della cultura. Dal 1987 era docente di scuola secondaria superiore e dal 2006 Dirigente Scolastico presso l'Istituto Comprensivo di Genova Teglia.

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  • La pace è il futuro

    Le religioni dicono oggi con più forza di ieri: non c’è guerra santa; l’eliminazione dell’altro in nome di Dio è sempre blasfema. L’eliminazione dell’altro, usando il nome di Dio, è solo orrore e terrore. Accecati dall’odio, ci si allontana in questo modo dalla religione pura e si distrugge quella religione che si dice di difendere”. Questa è la dichiarazione solenne sottoscritta nell’Appello di pace il 9 settembre scorso da oltre 300 leader di varie religioni e paesi di tutti i continenti del mondo convocati ad Anversa (Belgio) dal movimento ecclesiale cattolico Comunità di Sant’Egidio.

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  • Se il papa cita i valdesi

    “...Con i valdesi che trovo religiosi di prim'ordine, con i Pentecostali e naturalmente con i nostri fratelli ebrei". E’ questa la frase che papa Francesco ha pronunciato verso la conclusione di una lunga intervista a Eugenio Scalfari (Repubblica del 13 luglio 2014), largamente dedicata al tema della pedofilia nella Chiesa di Roma, quando il decano laico del giornalismo italiano ha cambiato argomento chiedendogli delle prospettive dell’ecumenismo citando ortodossi e anglicani. Il papa lo ha interrotto aggiungendo il riferimento anche ai valdesi, pentecostali e, in senso diverso, agli ebrei.

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  • Un cristianesimo vitale

    La vitalità delle chiese negli Stati Uniti non può che colpire il visitatore europeo, abituato a una certa rassegnazione per lo svuotamento dei grandi edifici che hanno reso “cristiano” per secoli il nostro continente. E non è solo una questione di contesto. E’ vero, la società americana ci appare molto religiosa mentre la nostra è sempre più secolarizzata; la società americana è pluralista, multietnica, multiculturale, la nostra non lo è stata o lo ha impedito: in qualche modo, sia pure come vittime, siamo tutti figli del famoso “cuius regio eius religio”  per il quale, nella storia europea, la religione del principe ha coinciso  con quella dei suoi sudditi. E ancora oggi il vecchio continente fatica a riconoscere i cambiamenti, pure evidenti, intervenuti in società sempre più multiculturali e multi religiose.

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