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di Pawel Gajewski

Falò in ricordo del 17 febbraio 1848

È consuetudine che la sera del 16 febbraio nei villaggi e nelle borgate delle Valli valdesi si accendano dei fuochi di gioia in ricordo della firma delle "Lettere Patenti" con le quali il Re Carlo Alberto concedeva per la prima volta nella storia del Piemonte i diritti civili alla minoranza valdese e, qualche giorno dopo, anche alla minoranza ebraica.

Celebrare oggi quell'evento non vuol dire solo ricordare un momento del passato, ma soprattutto essere consapevoli che la libertà di coscienza è una delle libertà fondamentali di uno stato democratico come del resto viene anche affermato nella Carta costituzionale della Repubblica Italiana. Libertà e fratellanza sono insiti nell'accensione del falò, "fuoco della libertà", simbolo gioioso di comunione e dialogo tra popoli, culture e fedi diverse.
La festa, da sempre, non ha un carattere religioso - sebbene i valdesi siano oggi ancora riconoscenti al Signore per la libertà ottenuta - ma civile. Intorno al falò si raduna tutta la popolazione al di là delle differenziazioni politiche, culturali, religiose, per una grande festa popolare.

Il giorno dopo in ognuna delle Chiese delle Valli viene celebrato un culto di ringraziamento. Il 17 febbraio tuttavia non si esaurisce con la celebrazione del culto e con la gioiosa atmosfera del pranzo comunitario. DietroFrantex! Disegni per disarmare la frontieraOgni chiesa cerca di promuovere un evento pubblico volto a ricordare il valore della libertà. Quest’anno segnaliamo due importanti manifestazioni che si svolgeranno in due luoghi simbolici per i valdesi.

A Torre Pellice (TO), considerata la “capitale” della Chiesa evangelica valdese, nel tempio del centro alle 21 si terrà un incontro pubblico dedicato al progetto Mediterranean Hope, con canti e testimonianze e la partecipazione di Francesco Piobbichi, operatore sociale a Lampedusa, e autore della mostra «DIETRO FRONTex! Disegni per disarmare la frontiera». I disegni saranno esposti all'interno del tempio.

A Guardia Piemontese (CS), in Calabria, il 20 febbraio, dalle 16 fino alle 22 con la partecipazione del pastore Gianni Genre, si celebrerà la giornata commemorativa del massacro dei valdesi calabresi avvenuto nel 1561. Durante la manifestazione sarà presentato il romanzo di Claudio Ciarlo intitolato semplicemente «1561».

10 febbraio 2016