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di Claudio Pasquet

Giotto di Bondone, Ingresso di Gesù a Gerusalemme

Secondo gli evangeli Gesù entra in Gerusalemme, nella quale dovrà affrontare la croce e i discepoli ne testimonieranno la resurrezione nel giorno di Pasqua. L'ingresso in questa città è descritto in termini trionfali: Gesù cavalca un asino, cavalcatura simbolica di un re di pace, vi sono folle plaudenti ad accoglierlo e queste stendono sulla via, come omaggio simbolico i loro mantelli e delle fronde tagliate nei campi. Sono proprio queste fronde che caratterizzeranno la domenica che precede la Pasqua e che, nella tradizione cristiana, assumerà il nome di "Domenica delle Palme".

Non sappiamo però di che alberi si trattasse e quindi, la stessa tradizione cristiana, assocerà questa domenica anche ai ramoscelli di ulivo che nelle chiese cattoliche, e in alcune chiese protestanti soprattutto all'estero, vengono distribuite in questa occasione. La tradizione teologica sottolinea che il Cristo riassume in sé le tre figure tipiche dell'Antico Testamento: sacerdote, profeta e re.
Il significato simbolico di questa domenica è, per tutte le chiese cristiane, quello della sovranità di Cristo. Ma questa sovranità sarà incompresa da molti perché è di tipo diverso: un re di pace che viene per offrirsi e non per sottomettere e schiacciare le folle. Un re applaudito, ma tradito e ucciso pochi giorni dopo. Un re che però sconfiggerà la morte, il nemico che nessun monarca è mai riuscito a vincere. Ed è questa sovranità, sul creato e sulla morte, che le chiese cristiane celebrano in questa occasione.

Tutte le chiese marcano questa giornata con una liturgia particolare, ispirata ai temi suddetti. In molte chiese delle Valli valdesi, nella domenica delle Palme si celebrano le confermazioni dei catecumeni e delle catecumene. Queste ragazze e questi ragazzi, al termine di un periodo di istruzione (catechismo) che dura fino all'età di 17 anni, sono invitati a confermare il loro battesimo, ricevuto da bambini. Vengono cioè invitati a considerare, in piena libertà se vogliano assumersi il compito di discepoli e discepole di Cristo.

E' importante questa sottolineatura delle libera decisione individuale che caratterizza da sempre la decisione di aderire o meno alle nostre chiese. Solo a partire da questo momento saranno considerati a tutti gli effetti "membri di chiesa". Siccome anche la decisione di battezzare i propri figli e figlie è lasciato alla libera decisione del genitori, succede che molti ragazzi e ragazze, non essendo stati battezzati da fanciulli, chiedano di essere battezzati/e in tale occasione. Sempre alle Valli valdesi è sopravvissuta la tradizione che in questa giornata le ragazze confermate o battezzate indossino il tradizionale antico costume valdese.

25 marzo 2015