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di Luca Pilone

Il 31 ottobre 1517 il monaco agostiniano Martin Lutero affisse sul portone della chiesa del castello di Wittenberg (Germania) le sue 95 tesi, atto designato tradizionalmente dagli storici come punto d'inizio del lungo cammino della Riforma protestante. Pur tra mille difficoltà e conflitti, la "rivoluzione" operata dai riformatori segnò in modo radicale e duraturo il destino dell'Europa del XVI e XVII secolo, che da quel momento in avanti poté godere di nuove libertà religiose e politiche, diventando così plurale e solo in quel senso moderna.

Come ogni anno, le comunità evangeliche non solo celebrano il senso di quell'importante eredità ma cercano anche allo stesso tempo di attualizzare e declinare quel messaggio nelle forme e nei modi che meglio si prestano alla loro pratica quotidiana. Le chiese valdesi e metodiste ricordano questo importante avvenimento attraverso una lunga serie di iniziative e manifestazioni.

Il programma di quest'anno si preannuncia come al solito ricco e strutturato.
Venerdì 24 ottobre i locali della Chiesa valdese di piazza Cavour a Roma ospitano, a partire dalle ore 18.30, una conferenza del pastore e teologo Paolo Ricca intitolata «Cosa è stata la Riforma?». Il giorno successivo, sabato 25 ottobre, il Centro culturale protestante di Milano organizza, a partire dalle ore 17, un incontro intitolato «Riforma protestante e politica», a cura del pastore e docente della Facoltà valdese di teologia Lothar Vogel.

Ancora nella capitale, venerdì 31 ottobre, la stessa chiesa valdese propone un concerto d'organo del maestro Iolando Scarpa che, accompagnato dalla corale della comunità, eseguirà alcuni pezzi di compositori del XVI e XVII secolo. Il medesimo concerto viene ripetuto il giorno seguente, sabato 1 ottobre, nei locali della Chiesa metodista di Bologna, questa volta in collaborazione con il gruppo dell'Emilia Romagna della Chiesa luterana in Italia.

La serata del 31 ottobre offre inoltre altri due appuntamenti: a Torre Pellice, a partire dalle ore 20.30, le comunità valdesi del primo circuito (Val Pellice) organizzano uno speciale culto commemorativo, presieduto dal pastore Bruno Gabrielli, mentre a Torino la Chiesa avventista di via Rosta ospita alle 18.30 una conferenza del prof. Paolo Naso dedicata al tema «Protestantesimo e democrazia».

Il 2 ottobre, in occasione della cosiddetta «Domenica della Riforma», le chiese valdesi e metodiste celebrano inoltre una serie di culti in collaborazione con le realtà protestanti del territorio. La colletta raccolta dalle diverse comunità in quell'occasione viene devoluta a sostegno della Società Biblica in Italia (SBI). Da segnalare l'iniziativa proposta dalle realtà evangeliche della città di Firenze che, a partire dalle ore 10.30, celebrano un culto unificato nei locali della chiesa valdese di via Pier Antonio Micheli. Infine, sempre quel giorno la rubrica televisiva di Raidue «Protestantesimo» trasmette in Eurovisione alle ore 10 il culto evangelico dalla Chiesa metodista di Gorizia che quest'anno compie i suoi primi centocinquant'anni di vita. L'iniziativa vede la partecipazione non solo delle diverse comunità evangeliche friulane ma anche di una delegazione della Chiesa riformata di Stobswell (Scozia).

La ricca offerta proposta dalle diverse chiese evangeliche nella penisola rappresenta un modo per interrogarsi non solo sul significato del protestantesimo in Italia ma anche sul senso della predicazione evangelica nel nostro tempo. Se è vero che la Riforma protestante ha messo nuovamente al centro della vita ecclesiastica la Scrittura, ribadendo con fermezza che il compito della chiesa non è amministrare la grazia ma annunciarla, ricordare gli avvenimenti del 1517 offre la possibilità di riflettere ancora una volta sugli obiettivi e sui propositi che si pone una chiesa riformata, sempre da riformarsi.

21 ottobre 2014