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Riforma, giornale delle Chiese battiste, metodiste e valdesi

La settimana dal 29 settembre al 3 ottobre è ricca di avvenimenti per “Riforma”, che ormai per molti non è più solo un settimanale ma un universo multimediale. Dopo una fase di sperimentazione, da lunedì parte la newsletter mentre da venerdì viene distribuito il primo numero del mensile free press. Il settimanale, infine, attua una parziale ridistribuzione delle pagine. Ne parliamo con il direttore Luca Maria Negro.

Partiamo da quest’ultimo punto: in che modo cambierà il settimanale cartaceo?
Il settimanale continuerà ad essere articolato in sette sezioni: attualità (prima e ultima pagina), pagine bibliche («All’ascolto della Parola» e «Fede e spiritualità»), notizie dall’estero (che per omogeneità si chiameranno entrambe «Ecumene» - non dimentichiamo che questa parola greca significa «mondo, terra abitata»), cultura, vita delle chiese (cui viene abbinata una nuova pagina dedicata alla diaconia e ai progetti dell’otto per mille valdese), notizie dalle Valli valdesi e infine commenti e lettere. Dal punto di vista grafico non ci sono grossi cambiamenti, a parte il carattere delle notizie brevi, che aumenta leggermente, recependo le critiche di molti lettori che lo trovano troppo piccolo.
Cambia però la distribuzione delle pagine: visto che ora abbiamo un supplemento mensile L’Eco delle Valli Valdesi, la corrispondente sezione diminuisce leggermente (2-3 pagine anziché 4) e non è più un inserto centrale ma viene posizionata dopo la vita delle chiese. La doppia sezione vita delle chiese/diaconia raddoppia il suo spazio. Va ancora segnalata la cessazione della rubrica di prima pagina «Bibbia e attualità» (che però è ampiamente compensata da una nuova rubrica quotidiana sulla newsletter e sul sito, e una rubrica biblica fissa sul supplemento mensile), e la ripresa (dalla prossima settimana) di una rubrica di dialogo con i lettori, non più affidata a una sola persona (per molti anni l’ha curata Paolo Ricca) ma a un gruppo di teologi e teologhe che risponderanno a turno.

Gli altri due prodotti «nuovi» sono caratterizzati dalla gratuità e da una distribuzione estesa anche a chi non è abbonato al settimanale. Quale dinamica si creerà con il settimanale?
Non si tratta tanto di puntare sull’informazione gratuita quanto di puntare a conquistare nuovi lettori, particolarmente le nuove generazioni che preferiscono navigare su Internet piuttosto che sfogliare la carta stampata, e i tanti italiani esterni alle nostre chiese ma interessati alla testimonianza del protestantesimo, ad esempio coloro che destinano alle nostre chiese l’otto per mille. Non escludiamo, in futuro, di proporre a pagamento alcuni dei prodotti in rete. Ci si potrebbe chiedere: vale ancora la pena di abbonarsi al settimanale cartaceo? La risposta è: certamente, perché non tutto quello che si troverà sul cartaceo sarà ripreso su internet; inoltre gli abbonati riceveranno anche il supplemento mensile e, su richiesta, anche il giornale in formato pdf (che molti utilizzano per «pregustare» il numero in attesa che arrivi per posta) e la newsletter quotidiana.

Il mensile non sarà una sostituzione delle pagine dell’«Eco» nel settimanale, ma un’integrazione. Con quali differenze? Con quali obiettivi?
Le pagine dell' «Eco» sul settimanale daranno maggiore spazio all’informazione dalle chiese delle Valli, mentre il mensile è dedicato in particolare al dialogo con il territorio del Pinerolese ed è rivolto a un pubblico che non necessariamente conosce il nostro mondo. Cercheremo di coniugare semplicità e approfondimento, con un linguaggio chiaro e una grafica ariosa, che inviti alla lettura.

Il nuovo prodotto, nelle sue diverse forme (newsletter, settimanale, mensile, portale), punta alla massima copertura sulla realtà delle Valli, del resto d’Italia, del mondo protestante mondiale, senza dimenticare i temi di attualità (bioetica, guerre, diritti, per citarne solo alcuni) e la rappresentatività denominazionale (valdesi, metodisti e battisti). Si tratta di confermare, potenziandola, la mission che già era di Riforma? O c’è qualcosa di nuovo?
La novità è che Riforma continua ad essere il giornale delle chiese battiste, metodiste e valdesi ma, attraverso la diversificazione dei prodotti punta a raggiungere un pubblico più ampio, esterno alle nostre chiese.

Per questo progetto è stato creato un nuovo gruppo, formato da collaboratori vecchi e nuovi: una redazione unica, sebbene ramificata?
Sì, si tratta di un’unica redazione, anche se alcuni si dedicheranno in particolare a uno dei «prodotti». Ci sono alcuni nuovi ingressi: Claudio Geymonat, Federica Tourn (coordinatrice della newsletter quotidiana) e Sara Tourn; e alcuni «spostamenti» interni (Alberto Corsani come coordinatore dell’Eco delle Valli, aumento della collaborazione di Samuele Revel, sempre all’Eco, Marta D’Auria si dividerà tra settimanale e quotidiano). Ma soprattutto il nuovo progetto conta sulla «sinergia» con una serie di partner nel mondo evangelico, a partire da Radio Beckwith Evangelica e dall’agenzia stampa NEV della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Il progetto «Riforma si fa in 4» punta infatti alla creazione di un vero e proprio «sistema della comunicazione protestante in Italia» per rendere sempre più efficace e coordinata la nostra informazione. (s.t.)

29 settembre 2014