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a cura di Luca Pilone

A cinquant'anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Torre Pellice (TO) il 9 marzo 1963, la Chiesa valdese ricorda Paolo Paschetto attraverso una serie di manifestazioni destinate a far conoscere la vita e l'opera di questo poliedrico artista che ha segnato profondamente il panorama culturale italiano del Novecento.
Paolo Paschetto, Coppieri (collez. Tavola valdese)Paolo Paschetto nacque il 12 febbraio del 1885 a Torre Pellice (TO), dove il padre era pastore della locale comunità battista. Trasferitosi con la famiglia a Roma (1889), Paschetto crebbe, studiò e si indirizzò all'arte nella capitale, mantenendo sempre però vivissimi i legami con il paese di origine. Nel 1903 compiuto il primo ciclo di studi classici, si iscrisse all'Istituto di Belle Arti.

Conciliando studio e lavoro espose in mostre accanto ad artisti già noti ed affermati; a ventidue anni vinse il suo primo concorso nazionale - il nuovo biglietto da cinque lire – traendone una certa notorietà.

Paolo Paschetto, La Gianavella (collez. Tavola valdese)Lasciato nel 1909 l'Istituto di Belle Arti, si trovò ad operare nel campo della grafica e dell'illustrazione. In quegli anni collaborò assiduamente con molte testate evangeliche, curando ad esempio la veste artistico-tipografica della rivista Bilychnis (1912).

Chiamato ad occupare (1913-14) la cattedra di ornato all'Istituto di Belle Arti di Roma, la sua attività come decoratore lo portò a ad eseguire lavori in edifici pubblici e privati, collaborando al medesimo tempo con diverse riviste dedicate al campo decorativo.

emblema della Repubblica italiana

Particolarmente sensibile ai temi dell'arte sacra, si occupò delle decorazione di alcune chiese battiste in Roma e fuori, del tempio valdese di Piazza Cavour (1914) e della chiesa metodista (1924) sempre nella capitale. Nel 1928 vinse il concorso per la decorazione di due ambienti nel nuovo palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione: lo studio e l'anticamera del Ministro.

Terminata la sua esperienza come decoratore, Paschetto iniziò a dedicarsi all'incisione (per lo più di carattere religioso) e soprattutto alla paesaggistica, attività cui aveva sempre atteso fin dalla prima gioventù e a cui attenderà fino agli ultimi anni di vita.

francobollo commemorativo per il 50° anniversario della scomparsa di Paolo Paschetto

Rientrò brevemente nella scena pubblica nel 1945, anno in cui fu prescelto con quattro bozzetti nel concorso per francobolli della nuova Repubblica Italiana. Tre anni dopo, nel 1948, vinse il concorso indetto dalla Costituente per l'emblema della Repubblica.
Lasciato nel 1949 l'insegnamento, divise il suo tempo lavorando all'elaborazione di vari testi di disegno didattico, frutto di una lunga esperienza d'insegnante, e alla pittura di paesaggi della sua valle.

Si ricordano le manifestazioni organizzate per l'anniversario:

  • serata pubblica organizzata dalla Fondazione Centro Culturale Valdese sulla figura dell'artista
  • annullo filatelico per il 50° anniversario della scomparsa di Paolo Paschetto
  • in collaborazione con il Comune di Torre Pellice emissione filatelica ed annullo postale speciale. Il Centro culturale valdese ha prodotto una serie di cinque cartoline tratte dalla Collezione Paolo Paschetto della Tavola Valdese, raffiguranti alcuni luoghi delle Valli valdesi
  • mostra, nei locali del Centro culturale valdese in via Beckwith 3, dedicata ai lavori filatelici di Paschetto, con bozzetti e materiali inediti messi a disposizione dagli eredi dell'artista
  • mostra curata dal Centro culturale valdese e dal Comune di Torre Pellice (TO) presso la Galleria “Filippo Scroppo” nella quale è stata esposta, per la prima volta dal 1919, l’intera collezione delle 135 opere - tra olii, acquerelli, tempere e incisioni - che Paolo Paschetto realizzò per conto della Tavola Valdese tra il 1915 e il 1926 con l’obiettivo di fornire “un’illustrazione artistica delle Valli valdesi”.
  • mostra al Centro culturale valdese per presentare un’ampia selezione di acquerelli, incisioni, olii, chine, disegni e bozzetti per copertine e illustrazioni di libri, progetti di monumenti e musei e del grande affresco dell’Aula sinodale a testimonianza della prolifica attività dell’artista
  • Paolo Paschetto, Ragazza con lira
  • a Roma, presso l'Istituto Nazionale della Grafica, Palazzo Poli, retrospettiva dedicata alle opere in bianco e nero, alle incisioni e allo stemma della Repubblica Italiana, uno dei lavori più noti dell'artista
  • a Roma, Villa Torlonia, personale intitolata "Paolo Antonio Paschetto. Artista, grafico e decoratore tra liberty e déco"
  • nei locali del Centro culturale valdese di Torre Pellice cinque nuove opere acquisite nel corso del 2013: tre disegni preparatori e due acquerelli giovanili, per la prima volta esposti al pubblico.

27 febbraio 2014